Milano, la polizia sgombera il cinema Splendor occupato dagli studenti del movimento delle tende

Gli studenti avevano istituito aule studio e cineforum nell’ambito della protesta per gli affitti

All’alba di oggi, martedì 19 settembre, è stato sgomberato il cinema Splendor di Milano, che era stato occupato due giorni fa dagli studenti del movimento delle tende, nato per protestare contro il caro affitti,, particolarmente sentito nel capoluogo lombardo, dove raramente una stanza singola nei confini comunali costa meno di 600 euro al mese. Lo sgombero è stata disposto dal procuratore generale di Milano Giuseppe Petronzi. Le forze dell’ordine – reparti mobili della questura, polizia locale, e i carabinieri – si sono presentate davanti alla porta dell’ex cinema con sette camionette. All’interno della struttura si interno si trovavano circa 10 attivisti. IL tutto si è svolto senza tensioni o disordini. Le persone sgomberate sono state identificate. «Non c’è stato spazio per opporre resistenza. Hanno preso i telefoni e chiesto i nominativi di quelli dentro», hanno fatto sapere gli studenti, comunicando che si riuniranno in presidio.


Ansa / Andrea Fasani | Polizia e Carabinieri durante lo sgombero dell’ex cinema Splendor occupato da alcuni giorni dagli attivisti contro il caro affitti, Milano, 19 Settembre 2023

La ripresa della protesta

La struttura era occupata da sabato 16 settembre, quando alcuni degli studenti che avevano piazzato le tende in piazza Piola, a pochi passi dal politecnico, avevano deciso di restituire alla città uno spazio chiuso dal 2007. «Ora che siamo entrati non abbiamo intenzione di uscire», aveva spiegato uno dei leader del movimento, Giovanni, a Mianews, rispondendo alle proteste dei residenti. Nel cinema di viale Gran Sasso, di proprietà privata ma da anni in disuso, gli studenti avevano istituito aule studio e cineforum nell’ambito della protesta con cui gli attivisti chiedono che i prezzi degli affitti vengano limitati e che vengano costruite residenze universitarie. Prima dell’estate erano stati aperti dei tavoli di confronto, ma gli studenti denunciano che le promesse non sono state mantenute. Con l’inizio dell’anno scolastico è quindi ripresa la protesta, avviata lo scorso maggio a Milano.


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