«No perditempo e no elettori di Giorgia Meloni». È la chiusura di un annuncio di affitto per una stanza a Bari. Il proprietario, che sulla piattaforma si firma con il solo nome, Filippo, ha pubblicato la richiesta di 300 euro rivolta a lavoratori e lavoratrici, per condividere la residenza con lui. L’immobile si trova in viale Kennedy, nei pressi del quartiere Poggiofranco. La descrizione che propone quegli «ampi spazi, senza aria condizionata e ascensore», però, ha travalicato il campo delle locazioni. Ed è diventata una questione politica. Il primo a sollevare la polemica è stato il parlamentare tarantino di Fratelli d’Italia, Dario Iaia: «Dopo le minacce subite dalla premier, questo episodio dimostra un certo clima d’intolleranza e di odio, a mio parere pericoloso, sia per le istituzioni e sia per la stessa presidente Meloni». E ha aggiunto: «È nostro dovere, perciò, isolare queste persone che non conoscono o, peggio ancora, non accettano la democrazia. Auspico che l’annuncio in questione venga rimosso o corretto perché inaccettabile». Il parlamentare ha condannato esplicitamente la «discriminazione». Non la considera tale, invece, il proprietario dell’immobile. Il quale ha spiegato così la sua scelta: «È casa mia e posso scegliere io se convivere o meno con uno che non la pensa come me».
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