«La stanza c’è, ma preferiamo un italiano»: negano l’affitto a uno studente di Pavia per il colore della pelle

La replica dell’inquilino: «Dal tuo nome non pensavo fossi italiano. Viviamo già con uno straniero»

«La stanza è disponibile, ma ci stiamo muovendo per trovare un ragazzo italiano. È la scelta preferita da tutti i membri della casa». Così Menin Hubert Don, studente di Bioingegneria all’Università di Pavia e atleta specializzato nei 400 metri piani, si è sentito rispondere da un inquilino che aveva pubblicato l’annuncio di una stanza in affitto a 300 euro al mese. Una risposta di stampo razzista che al 26enne non è andata giù. Così Menin ha deciso di fare lo screen allo scambio di messaggi e di condividerlo su Facebook. «L’inquilino preferisce un ragazzo italiano. Peccato che io abbia la cittadinanza italiana dallo scorso settembre», commenta lo studente che ci tiene a sottolineare come – a suo avviso – dietro l’accaduto non ci sia una questione di documenti, ma una discriminazione. Negli screen che ha diffuso si legge anche la sua risposta che, attraverso un elenco puntato, mira a svelare il razzismo tra le righe e le contraddizioni presenti nelle frasi dell’inquilino: «1) Sono italiano, 2) Sono uno studente, 3) Lavoro, 4) Se sono straniero non ho il privilegio di vivere con voi?, 5) Non convivo con i razzisti».


L’appello del 26enne e la replica dell’inquilino

Il 26enne ha poi lanciato un appello sui social a chi si è trovato nella sua stessa situazione: «Non preoccupatevi non è colpa vostra, ma è colpa di uno Stato che si rifiuta di educare i propri figli, è colpa di uno Stato che non riconosce di avere un serio problema, è colpa dello stesso Stato che non accetta lo straniero, ma è pronto ad approfittare dello stesso». Fa sapere che in altre situazioni sarebbe rimasto in silenzio, ma questa volta si è rifiutato di «essere complice di questa vergogna». Dal canto suo, l’inquilino che ha pubblicato l’annuncio ha replicato al 26enne in una chat tentando una giustificazione: «Dal tuo nome non pensavo fossi italiano, mi sembra una cosa normale. Noi viviamo con uno straniero e stiamo benissimo, specie io che condivido il piano con lui. Ma dato che sta imparando l’italiano, vorrebbe un coinquilino con cui dialogare ogni giorno».


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