Il governo crea una nuova professione: l’assistente materna. Cosa farà la figura che aiuterà le mamme dopo la nascita del figlio

L’idea è quella di ideare un servizio a richiesta delle mamme che disporranno di una ventina di ore per i primi tre mesi dalla gravidanza, estendibili fino a sei

L’assistente materna. È questa la nuova figura a cui sta pensando il governo Meloni per aiutare le famiglie con neonati. E per istituirla ha intenzione di stanziare tra i 100 e i 500 milioni di euro per il 2024. Si tratterebbe di una persona in grado di stabilire un rapporto personale diretto con la madre nella prima fase della maternità. Ovvero i primi tre o sei mesi di vita del bambino. La proposta potrebbe essere citata già nella Nadef che il Cdm esaminerà oggi, 27 settembre, e poi potrebbe veder la luce o in legge di bilancio o nel collegato alla legge di bilancio. Stando a quanto appreso finora, l’assistente materna si presenterà direttamente a casa delle donne e sarà disponibile anche telefonicamente o in videochiamata.


Il ruolo

Oltre a supportare le neo madri nella fase delicata, e spesso solitaria, della prima parte dell’infanzia del piccolo, alla base della proposta del governo c’è anche l’intenzione di alleggerire il carico sanitario. Spesso le famiglie si rivolgono al pediatra per problemi non medici che potrebbero, invece, essere risolti da una figura competente in materia. Per diventare assistente sanitaria non servirà una laurea, ma un corso di formazione della durata di sei o nove mesi. L’assistente materna non sarà quindi una figura sanitaria. Ma avrà il ruolo di rispondere ai dubbi delle madri, a partire dalle cose più semplici come fasciare il neonato a come interpretare i pianti dello stesso.


La rete parentale

Un ruolo che fino a poco tempo fa svolgeva la rete parentale dei genitori e che ora, a seguito delle grandi trasformazioni sociali degli ultimi anni, è sempre più ridotta, soprattutto nelle grandi città. Le modalità operative saranno in parte stabilite con le Regioni. Al momento, l’idea del governo è quella di ideare un servizio a richiesta delle mamme che disporranno di una ventina di ore per i primi tre mesi dalla gravidanza, estendibili fino a sei. L’obiettivo è di avere tre assistenti materne ogni 20mila abitanti.

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