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Tutte le grane del nuovo palinsesto Rai: dal caso Insegno ai bassi ascolti del pomeriggio. Ma la strategia non cambia

28 Settembre 2023 - 14:27 Redazione
I dati delineano un quadro poco lusinghiero per Viale Mazzini. La partita della cessione di Rai Way

La grande riforma della Rai inaugurata con il Governo Meloni sembra far affondare gli ascolti: il Mercante in Fiera di Pino Insegno ha raggiunto la bassa quota del 2% di share nella sua seconda puntata, mentre il debutto non aveva raggiunto il 3,5%. Agorà week- end è calato all’1.7%, mentre il programma in prima serata su Rai 3, Il Provinciale, rimane fermo al 3,6%. Il Foglio ripercorre i più recenti risultati dei programmi inseriti nel palinsesto della Tv pubblica, facendo un bilancio ben poco lusinghiero per Viale Mazzini: dalla sconfitta del programma Che sarà di Serena Bortone, superato da Massimo Gramellini a La7, ai bassi risultati ottenuti dalla trasmissione che ha sostituito la conduttrice nella fascia oraria delle 14. Ovvero La Volta buona, presentata da Caterina Balivo, che racimola ascolti bassi, così come quelli di Fake Show – Diffidate dalla imitazioni, il quiz con Max Giusti in onda su Rai 2.

Ciononostante i dirigenti Rai non arretrano, anzi raddoppiano: e così a Insegno, scrive Il Foglio, sarà affidato anche un altro programma. Il conduttore, tornato in Rai dopo una lunga assenza, in ogni caso ha difeso i risultati del suo Mercante, dichiarando che punta al raddoppio. Forse è presto per tirare le somme, e il cambiamento deve ancora dare i suoi frutti. Nel frattempo, rimangono alcuni punti in sospeso, come la cessione di Rai Way e il contratto di servizio. Ci sarebbe, scrive Il Foglio, una trattativa in corso per farlo passare con il voto essenziale del consigliere M5s in cda, Alessandro Di Majo. Che vede protagonisti FdI e M5s, ed è volta a promuovere il vicedirettore della Tgr, Roberto Gueli, a condirettore. Un settore, quello dei Telegiornali Regionali, dove non sembra regnare la serenità: il quotidiano scrive che i comunicati di sfiducia dei giornalisti contro i direttori avrebbero una frequenza praticamente quotidiana. L’ultimo episodio a questo riguardo si è incentrato sulla nomina del nuovo caporedattore del Tgr Sardegna. Ex consigliere della Lega, portavoce fino a due mesi fa del governatore del partito: il Cdr ha già votato contro.

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