Santa Marinella, la versione di Tidei: «La donna che dice di aver fatto sesso con me? Non la conosco»

Il primo cittadino: nel filmato soltanto effusioni. E non sono indagato

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei dice che non conosce la donna che sostiene di aver avuto rapporti con lui. Anche se lei ha confessato tutto al marito. Il primo cittadino sostiene che negli incontri nella sala riunioni del Comune ci sono state «soltanto effusioni». E aggiunge che qualcuno vuole ricattarlo. In una serie di dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera Tidei rompe il silenzio sullo scandalo dei video hot che lo ritrarrebbero mentre fa sesso con due donne da lui stesso denunciato. Mentre la procura va verso la richiesta di processo nei confronti di un imprenditore e di tre consiglieri di opposizione. Anche se nel frattempo altre intercettazioni pubblicate da La Verità raccontano che il primo cittadino sapeva delle telecamere e delle cimici in municipio.


La versione del primo cittadino

«Non so chi sia la donna che dice di aver avuto rapporti con me. Stanno cercando di ricattarmi e delegittimarmi, ci avevano già provato e li ho denunciati. Ora li denuncio di nuovo per aver messo in circolazione notizie false o inerenti a vicende solo private», sostiene Tidei. Gli incontri intimi nell’anticamera del suo ufficio «non li ho mai negati», aggiunge. Si è scusato con la moglie, anche se in famiglia «sono stati giorni difficili». Riguardo la consulenza al marito della donna, l’avvocato Lorenzo Mereu dice che «su questi episodi il pm ha già compiuto tutte le verifiche, non trovando niente di rilevante. Da un recente accesso al registro della Procura, Tidei non è e non è stato indagato». Il sindaco punta anche il dito sulla donna: «Se voleva restare davvero nell’ombra non aveva che farlo», invece, è sottinteso, di rilasciare interviste ai giornali.


I video

Sui video, Tidei sostiene di non averli mai visti. A differenza di tanti in città che sostengono di conoscerne i dettagli. Chi frequenta il municipio fa notare che il salottino degli incontri è sempre al buio. Difficile, quindi, distinguere i volti nei filmati. Sempre Tidei sostiene che in questi incontri ci siano state soltanto effusioni. E che si è trattato di due episodi separati: «Tutti parlano, in provincia si fa sempre così». Intanto la procura ha sequestrato nei giorni scorsi a Roberto Angeletti la pen drive in cui c’era il video. Lui e altri due consiglieri insieme a Fabio Quartieri rischiano il processo per la promessa di favori al ristoratore de “L’isola del pescatore” e del residence “Pino al mare”.

Foto copertina da: Il Foglio

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