Calenda si presenta al picchetto della Magneti Marelli ma gli operai vanno via. Lui li insegue – Il video

L’imprenditrice bolognese e deputata di Italia Viva Naike Gruppioni: «Calenda finge di fare il manager ma si ridicolizza»

Agli operai dello stabilimento di Crevalcore della Magneti Marelli, che si trovano in presidio per protestare contro la chiusura dell’impianto decisa dalla sede centrale, non è piaciuta la visita del leader di azione Carlo Calenda al picchetto. Quando l’hanno visto arrivare, gli uomini e le donne su cui pende la decisione del Fondo americano KKR, proprietario dello storico marchio della Motor Valley, si sono allontanati, evitando il confronto e improvvisando un’assemblea. «Non mi volete parlare», ha gridato Calenda, che negli scorsi giorni aveva raccontato la storia della Marelli, accusando i sindacati e in particolare Maurizio Landini di non avere a cuore l’azienda a causa di altri interessi. Per questo la Fiom-Cgil gli aveva fatto sapere che alla manifestazione, a cui ha fatto visita anche la segretaria dem Elly Schlein, non sarebbe stato il benvenuto, e così è stato.


La risposta di Italia Viva

Il gesto degli operai nei confronti di Calenda ha suscitato la reazione dell’imprenditrice bolognese e deputata di Italia Viva Naike Gruppioni: «Non solo per il mio impegno in politica ma anche e soprattutto perché sono una imprenditrice. So che cosa è il lavoro. Portare solidarietà agli operai, proporre soluzioni è compito anche della politica. Ma partiamo dal merito: proporre una mobilitazione dell’automotive, fra l’altro, non è una soluzione ma solo populismo. Parlando del metodo, poi, andare in mezzo a uomini e donne che stanno perdendo il lavoro alla ricerca di facili consensi è quanto di più lontano ci sia dalla politica. Calenda finge di fare il manager ma si ridicolizza: gli operai lo capiscono bene e si rifiutano giustamente di ascoltarlo. Se Calenda avesse idea di cosa significa fare impresa conoscerebbe anche chi quelle imprese le tiene in piedi ogni giorno: i lavoratori. È chiaro che non ne ha la più pallida idea», ha concluso dura la deputata.


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