Booking.com e il problema dei pagamenti bloccati verso diversi albergatori nel mondo

A parlarne è il Guardian che raccoglie le voci degli host che, dalla Thailandia all’Europa, non hanno ancora visto le some dovute. Tutto partirebbe da alcuni «problemi tecnici».

C’è un problema con Booking.com. A segnalarlo è il Guardian che parla di pagamenti bloccati verso diversi albergatori in vari paesi del mondo. Solitamente quando un cliente prenota un soggiorno attraverso la piattaforma e paga subito on line Booking si preoccupa di raccogliere l’importo e poi versarlo all’host trattenendo la commissione per il servizio. Da luglio, però, in Paesi come Thailandia e Indonesia ma anche in Europa la piattaforma ha bloccato i versamenti agli albergatori comunicando alcuni «problemi tecnici». La testata inglese ha raccolto le testimonianze di piccoli esercenti sempre più in difficoltà per i mancati pagamenti. A ciò si aggiungono le difficoltà nell’interagire con un customer care , dato che, secondo quanto riportato dal giornale, non ci sono contatti utili per il controllo crediti. Molti albergatori, frustati dalla situazione, si sono riuniti in un gruppo Facebook.


La posizione di Booking

Alcuni operatori che hanno parlato con le testate giornalistiche negli ultimi mesi hanno riferito di essere stati pagati una volta resa pubblica la loro storia. Lo scorso mese l’autorità ungherese di vigilanza sui consumatori ha avviato un’indagine sui mancati pagamenti e ha fatto una ispezione nell’ufficio locale di Booking.com. Il Guardian ha inviato una serie di domande a Booking.com per chiedere novità sul problema e sull’eventualità di un risarcimento per coloro che hanno subito disagi. L’azienda ha rifiutato di rispondere a queste domande, ma ha dichiarato in un comunicato che si sforza di «supportare ciascuno dei nostri partner ricettivi nel miglior modo possibile, e comprende appieno l’importanza di elaborare i pagamenti in tempo». «Ci dispiace molto per il ritardo che alcuni dei nostri partner hanno subito recentemente nei pagamenti – si legge nella nota -, e possiamo confermare che la maggior parte di loro ha ora ricevuto quanto gli spettava. I nostri partner sono stati informati in anticipo che ci sarebbe stata una sessione di manutenzione dei sistemi su scala globale e di un previsto un ritardo nei pagamenti. Tuttavia, una piccola parte di essi è stata colpita da un problema tecnico protratto, che è già stato segnalato ed è trattato con carattere di urgenza».


(in copertina foto Ansa/EPA/KOEN VAN WEEL)

Leggi anche: