«Belve», Emanuele Filiberto si confessa: «Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali»

L’erede dei Savoia sarà ospite domani di Francesca Fagnani al suo programma televisivo in onda su Rai2. Le anticipazioni

Anche Emanuele Filiberto di Savoia parteciperà a Belve, il programma televisivo condotto da Francesca Fagnani in onda su Rai2. Domani sera infatti l’erede dei regnanti d’Italia si confesserà davanti alla giornalista. Sono già trapelate le prime anticipazioni: «Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali», ha risposto Emanuele Filiberto quando Fagnani gli ha chiesto in cosa la sua famiglia avesse sbagliato.


«Mio nonno non era omosessuale, è una stupidaggine»

L’erede di casa Savoia ha però provato a spiegare la reticenza del padre: «Il rispetto per la sua famiglia e la sua storia, non poteva fargli dire queste cose. Questo è stato sbagliato». E a proposito di famiglia, il principe è ritornato anche sulla causa intentata contro un editore che aveva pubblicato un dizionario dei capi di Stato omosessuali e bisessuali dove il nonno Umberto II veniva dichiarato omosessuale. Emanuele Filiberto ha spiegato così a Fagnani: «Era una stupidaggine. Prima di tutto non si parla dei morti, e soprattutto non si parla dei morti per dire una cosa che è una stupidaggine. Mio nonno ha avuto una moglie, ha avuto quattro figli, e tutt’un tratto fai uscire questa cosa. Si chiama una gran stron**ta, scriverlo su un libro. Ma poi dammi delle prove, no? No, niente». La giornalista Rai è quindi passata a chiedergli della sua vita matrimoniale e in particolare dei tradimenti del letto di nozze: «Purtroppo sono successi; ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito – ha raccontato Emanuele Filiberto – c’è un grandissimo amore e un grandissimo rispetto tra di noi, ed è andato oltre i tradimenti».


«Io a Sanremo, marketing della Rai»

Fagnani ha poi insistito sulla trasformazione dell’erede al trono in personaggio pubblico. In particolare, le domande si sono soffermate sulla partecipazione a Sanremo 2010 del principe: «È stata un’operazione marketing della Rai, è la Rai che aveva chiesto della mia partecipazione a Sanremo perché era un anno un po’ debole per loro, serviva quel piccolo casino in più». E alle insistenze della giornalista che ha chiesto se l’operazione era pilotata, Emanuele Filiberto ha confermato: «Mi hanno chiesto e a me è piaciuta l’idea». Sul secondo posto finale ha concluso: «Ma ben venga che sono arrivato secondo». Infine, il colloquio ha affrontato anche il periodo più buio del membro di casa Savoia, quello della dipendenza da droghe. «È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi, di non poter affrontare l’altro in una maniera normale e sana come oggi potrei fare – ha raccontato il principe -. Questi paradisi artificiali ti aprivano e ti facevano mostrare dei sentimenti che normalmente non avresti mai mostrato». La conduttrice ha poi chiesto di quali droghe avesse fatto uso, ed Emanuele Filiberto ha fatto riferimento soprattutto alla cocaina: «Ce ne son state parecchie, però a quell’epoca andava molto la cocaina purtroppo».

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