Il voto del Parlamento europeo contro le compagnie aeree low cost: «Basta al sovrapprezzo per il bagaglio a mano»

Con un voto per acclamazione, l’Eurocamera ha chiesto alla Commissione europea di aggiornare le regole sui diritti dei passeggeri aerei

Sono passati quasi dieci anni da quando la Corte di giustizia dell’Unione europea ha messo nero su bianco l’illegalità del supplemento extra che molte compagnie aeree fanno pagare ai propri clienti per portare in cabina il bagaglio a mano. E visto che da allora le cose non sono cambiate, adesso è il Parlamento europeo a mandare un segnale chiaro alle aziende del trasporto aereo. Oggi, mercoledì 4 ottobre, l’Eurocamera ha approvato per acclamazione la richiesta alla Commissione europea di dare piena attuazione alla Corte di giustizia comunitaria e mettere fine una volta per tutte al sovrapprezzo dei bagagli a mano. Nel documento, che non ha valore legislativo ma politico, si sottolineano le preoccupazioni dei cittadini per i crescenti costi nascosti e le norme divergenti sui bagagli a mano delle diverse compagnie aeree. La risoluzione adottata oggi a Strasburgo, partita dalla petizione di un cittadino tedesco, chiede anche l’aggiornamento della legislazione europea sui diritti dei passeggeri aerei per offrire una soluzione alla questione del sovrapprezzo e definire regole più uniformi.


Nel 2017, Ryanair è diventata una delle prime compagnie in Europa ad applicare una tariffa extra per consentire il trasporto del bagaglio a mano in aereo. Da allora, altre hanno seguito a ruota: Eurowings, Vueling, Jet2, Wizz Air e non solo. A nulla sono servite le proteste portate avanti in Italia da alcune associazioni a tutela dei consumatori o dall’Antitrust. Nel 2018, per esempio, l’Agcm ha accusato Ryanair di pratica scorretta e minacciato la sospensione dei voli. Ma qualche mese più tardi il Tar ha dato ragione alla compagnia irlandese. Eppure, la sentenza del 2014 della Corte europea dice che il bagaglio a mano è da considerarsi «elemento indispensabile» del trasporto dei passeggeri, a condizione che soddisfi «requisiti ragionevoli» in termini di peso e dimensioni. Di conseguenza, le aziende non potrebbero imporre il pagamento di una tariffa extra per il bagaglio da portare in cabina. La proposta avanzata ora dal Parlamento Ue a Bruxelles chiede alla Commissione di dare finalmente attuazione a questa sentenza. Come? Fissando nuovi standard di peso e dimensioni che, se rispettati, non possono essere oggetto di supplementi rispetto al costo del biglietto.


Credits foto: ANSA/Olivier Hoslet

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