Fabrizio Corona e l’altro giocatore coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse: «È un calciatore della Nazionale»

Dopo Fagioli altri nell’indagine, secondo il fotografo dei vip

Un altro giocatore è coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse illegali oltre allo juventino Nicolò Fagioli. A dirlo è Fabrizio Corona, il quale sostiene che si tratti di un calciatore della Nazionale che oggi gioca all’estero. E annuncia per oggi alle 18 la rivelazione del nome. Il nome del centrocampista compare in un’inchiesta della procura di Torino su un giro di scommesse online. Corona sostiene di aver anticipato il nome di Fagioli sul suo canale Telegram ad agosto. Anche se all’epoca non ne aveva fatto il nome: «Lo scrivere a tutte le ragazze in direct su Instagram è una prassi comune del giovane calciatore medio senza arte né parte, ma avere una grave dipendenza dalle scommesse/gioco “ludopatia”, specie a 20 anni, è un problema a dir poco clamoroso».


La società

Adesso, secondo Corona, tocca all’altro: «Fagioli non è l’unico che fa questo nel campionato italiano, soprattutto di giocatori che ora sono in attività. Io, nell’arco delle prossime settimane, a partire da domani, attraverso il mio sito Dillinger News, comunicherò il secondo calciatore coinvolto, che è molto più famoso di Fagioli e in questo momento gioca all’estero. Non solo scommetteva, ma lo faceva sulla propria squadra mentre era in panchina». Corona ha detto: «Quando ho dato questa notizia cinque mesi fa, di cui ho tutte le carte possibili e immaginabili, cioè che Fagioli era inguaiato, perché scommetteva da tantissimo tempo e aveva debiti con gente pesante, serba, è stato messo fuori rosa da Allegri, trovando motivi diversi dalla realtà dei fatti. La società lo sapeva e non ha denunciato, sapendo che il giocatore era ludopatico e scommetteva da un anno intero. Quindi, oltre la responsabilità di Fagioli vi è anche quella della Juventus».


Ludopatia?

La notizia però risale ad agosto e non risulta che il calciatore sia mai stato messo fuori rosa. Né, ovviamente, che abbia ricevuto una diagnosi di ludopatia. L’inchiesta della procura di Torino, condotta da Manuela Pedrotta, ha puntato prima sui bookmakers. Il giocatore rischia fino a tre anni di squalifica. Anche se c’è il precedente del centravanti del Brentford e della nazionale inglese Ivan Toney. Al quale sono state contestate 262 violazioni del regolamento sulle scommesse. Il giocatore ha ammesso la sua colpevolezza ed è stato squalificato per otto mesi. L’agenzia di stampa Ansa aggiunge che la piattaforma sotto i riflettori degli investigatori è una di quelle su cui potenzialmente possono esserci milioni di utenti. Tra questi, insieme ad altri presunti scommettitori, ci sarebbe uno dei nuovi beniamini della curva Sud dell’Allianz Stadium.

I rischi per la Juventus

E la Juventus cosa rischia nel caso Fagioli? La Gazzetta dello Sport spiega che in teoria nei confronti della società non c’è nulla. Ma l’indagine potrebbe invece coinvolgere altri tesserati se uscisse fuori che fossero a conoscenza dell’attività di Fagioli senza però avvisare la Procura federale. Sempre l’articolo 24, al comma 5 specifica: «I soggetti che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi 1 e 2, hanno l’obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta per i soggetti di cui all’art. 2 la sanzione dell’inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15.000».

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