La Francia è sempre di più una terra per ultra-ricchi: così Macron si è preso anche i milionari inglesi

Nella classifica per numero di milionari in dollari residenti il Regno Unito è sceso al sesto posto

La Francia è la terra prediletta per i ricchi. Ad attrarre sempre di più i milionari sono le agevolazioni fiscali agli ultra-ricchi, per le quali il presidente Emmanuel Macron negli anni è stato duramente criticato dai partiti politici di sinistra. Infatti, mentre il numero di milionari (in dollari) lo scorso anno è crollato in Gran Bretagna e Germania, i numeri della Francia sono rimasti stabili. È quanto rivela The Telegraph, che posiziona il Paese di Macron al terzo posto nella classifica globale per numero totale di milionari, che si attesta a 2,8 milioni. Al secondo posto la Cina con 6,2 milioni e al primo gli Stati Uniti con 22,7 milioni. Sprofonda al sesto posto il Regno Unito. Nella top 10 figura anche l’Italia, al nono posto dopo l’Australia e prima della Corea. Allargando lo sguardo, dal punto di vista globale, il numero dei milionari tra il 2021 e il 2022 è diminuito di 3,5 milioni di unità.


La migrazione degli ultra-ricchi inglesi

Il Telegraph evidenzia, in particolare, come molti ultra-ricchi si stiano spostando verso la Francia. Secondo una ricerca condotta dai consulenti patrimoniali Henley & Partners il numero di persone con un patrimonio da 100 milioni di dollari (81.717.500 sterline) in su che vivono a Londra è diminuito del 4% dal 2022. E nella classifica per numero maggiore di super ricchi, infatti, la capitale inglese è scesa al quarto posto, dietro Los Angeles, New York e San Francisco. Parigi, invece, ha scalato la classifica e si è posizionata al decimo posto nonostante lo scorso anno non era riuscita a sfondare la linea delle top 10.


Cosa c’è dietro la fortuna della Francia

I motivi dietro a questi movimenti sono molteplici. Dalla Brexit e le agevolazioni fiscali ai nuovi posti di lavoro nel settore finanziario di Parigi, fino alle attrazioni come le Olimpiadi di Parigi del 2024 o tutti quei nuovi progetti infrastrutturali come il Grand Paris che migliorerà i collegamenti di trasporto pubblico con 77 nuove stazioni. L’attrazione verso le terre di Macron, osserva Alison Ashby – direttrice di Junot Fine Properties – non riguarda solo i banchieri o chi ha a che fare con il mondo della finanza: «Vediamo i frutti degli utili record nei settori dei beni di lusso con clienti provenienti dal settore dell’alta moda che cercano un aggiornamento a Parigi». E aggiunge: «Parigi sta suscitando l’interesse anche degli acquirenti mediorientali e taiwanesi con un patrimonio netto molto elevato, che sono tornati nella capitale da gennaio».

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