La caposala di Brindisi che pubblicava foto con i cadaveri «sospesa per un mese»

Sul caso di Isabella Greco ci sarebbero anche gli esposti in procura della Asl di Brindisi e dell’Ordine dei medici. Altre foto shock sarebbero circolate su Whatsapp

Arriva la sospensione per Isabella Greco, la coordinatrice tecnica del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi che pubblicava sui social foto di lei sorridente mentre ricuciva cadaveri. Secondo fonti interne alla Asl brindisina citate da Ansa, Greco sarebbe stata sospesa per 30 giorni in via cautelare. Sulla decisione però non ci sarebbe ancora la conferma della direzione generale dell’azienda sanitaria, che per il momento ha solo specificato che «ha demandato la trattazione del caso, ancora pendente, all’ufficio procedimenti disciplinari, come organo terzo aziendale deputato alla verifica di condotte da valutare sotto il profilo sanzionatorio». L’azienda ha poi chiarito che «agisce a garanzia del buon andamento dell’amministrazione e contestuale tutele dei dipendenti». Sul caso di Greco il direttore generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, ha anche presentato un esposto alla procura di Brindisi, così come ha fato anche l’Ordine dei medici provinciale. Secondo quanto riferito dal Corriere del Mezzogiorno, le foto apparse sui giornali e diffuse sui social di Greco sarebbero solo una parte delle riprese clandestine che svolgeva la donna sul posto di lavoro. Le altre immagini sarebbero circolate su Whatsapp, tra cui una di un cuore umano tenuto in mano da un operatore sanitario. Ci sarebbe poi la foto di un feto senza vita poggiato su un lenzuolo bianco sporco di sangue.


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