Papu Gomez prova a difendersi: «Positivo al doping solo per lo sciroppo di mio figlio»

L’argentino si considera vittima di un’ingiustizia. La sostanza trovata dagli esami secondo il giocatore non sarebbe illegale per i professionisti e non avrebbe effetti sulle prestazioni

Prova a difendersi Alejandro Gomez, dopo la squalifica per due anni decisa dalla Uefa perché positivo a un test antidoping alla fine del 2022, quando era ancora al Siviglia. L’argentino conferma di aver ricevuto la sanzione, ma spiega di aver sempre «rispettato rigorosamente tutti i regolamenti», in particolare in tema di doping. In un lungo comunicato diffuso sui suoi social, il giocatore da poco arrivato al Monza in Serie A spiega che l’esame ha fatto emergere la presenza di Terbutalina, assunta per sbaglio e involontariamente quando ha preso uno sciroppo per la tosse di suo figlio piccolo. Si tratta comunque di una sostanza, spiega lo stesso giocatore, che non è vietata ai giocatori professionisti e che non avrebbe alcun effetto sul miglioramento delle prestazioni. Papu Gomez ritiene di essere vittima di un’ingiustizia e accusa gli organi di controllo di aver svolto su di lui un procedimento disciplinare irregolare.


Il comunicato di Papu Gomez

A seguito delle recenti notizie pubblicate sul mio conto in relazione a una possibile infrazione antidoping, comunico ai media e all’opinione pubblica quanto segue:


1) Innanzitutto, confermo che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato Sanzionatorio Antidoping della Commissione Spagnola per la Lotta al Doping nello Sport, con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni.

2) Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping.

3) Non ho mai avuto e non avrò mai l’intenzione di ricorrere a una pratica vietata.

4) L’ipotesi di reato deriva dalla presenza di Terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l’uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio.

5) Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole.

6) Infine, desidero ringraziarvi per tutte le manifestazioni di affetto e di sostegno che ho ricevuto in questo difficile momento professionale.

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