L’orale della Maturità è da rifare, il Tar dà ragione a una studentessa di Messina: condannata tutta la classe

Tutto è partito dalla segnalazione di una studentessa che non aveva ricevuto il messaggio con i suggerimenti circolato tra i compagni

Niente da fare per gli studenti di quinta del liceo Galileo Galilei di Spadafora, in provincia di Messina: gli esami orali sono da rifare. La decisione era già stata presa dall’ufficio scolastico regionale. I (ritornati) maturandi avevano presentato ricorso, ma l’istanza è stata rigettata dal Tar di Catania che ha confermato le irregolarità negli esami sostenuti la scorsa estate. Tutto è partito dal ricorso presentato con l’ausilio dell’avvocato Maria Chiara Isgrò da una studentessa assieme alla propria famiglia, una volta visti gli esiti della prova finale. Da lì era scaturita un’ispezione dell’ufficio scolastico regionale che aveva rilevato le irregolarità oggetto della discordia.


«Il messaggio inoltrato molte volte»

Si tratta, nello specifico, di un messaggio «inoltrato molte volte» – che pare sia stato inviato in principio da una professoressa – circolato sulle chat di WhatsApp degli studenti, senza però arrivare alla ricorrente, che non avendo ricevuto i suggerimenti sugli argomenti d’esame aveva ottenuto un voto sensibilmente meno soddisfacente – «inferiore al 70» – di quello dei compagni di classe che avevano goduto dell’aiutino. La nuova commissione d’esame è pronta, si vedrà se questa volta gli esiti saranno diversi. Quel che è certo è che molti non saranno felici di tornare sui banchi di liceo in pieno autunno. Inizialmente la data dei nuovi esami era stata fissata al 20 settembre, ma il termine è stato ampiamente superato dai tempi della giustizia. E si potrebbe andare ancora più in là, dovessero gli studenti impugnare la sentenza.


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