Da oggi con il nuovo sito della Segreteria per l’Economia della Santa Sede è attiva anche una funzionalità finora inedita: «Lavora con noi». Chiunque potrà fare richiesta di lavorare in Vaticano o potrà vedere quali posizioni sono vacanti, uno strumento utile per tutti i laici. Prima la selezione veniva fatta sulla base dei curriculum inviati e disponibili, ma ora la Segreteria, guidata dal prefetto Maximino Caballero Ledo, ha deciso di compiere una rivoluzione. «Un tema centrale nella riforma economica riguarda il personale che, come sempre accade, è una delle riforme più complesse da attuare, anche perché per implementare la riforma e compiere la missione della Santa Sede c’è bisogno di persone con adeguata competenza, motivazione e, soprattutto, con senso etico», spiega il prefetto. Attraverso il nuovo strumento saranno anche visibili «le caratteristiche richieste al candidato», aggiunge Luis Herrera, direttore delle Risorse umane della Santa Sede. Un modo per segnalare agli interessati quali titoli o quali competenze corrispondono al profilo ideale. Il tutto per filtrare le domande arrivate. Ma se lo si vorrà si potrà semplicemente riempire il form e caricare così il proprio curriculum in moda che rimanga disponibile per ulteriori selezioni.
I candidati più richiesti
La nuova modalità servirà a indirizzare verso dicasteri e uffici il «personale con particolari specializzazioni, ad esempio linguistiche o tecniche, che non è semplice trovare. Si favorirà la comunicazione fra la domanda e l’offerta», continua Herrera. La Segreteria per l’Economia è però al lavoro su un’altra funzionalità per favorire la mobilità interna. Chi lavora già in uffici o dicasteri della Santa Sede potrà verificare, con un avviso, posizioni vacanti in determinati organici. Il nuovo sito della Segreteria oltre alle notizie su processi decisionali e funzioni del dicastero, illustra anche in modo trasparente le norme che vigilano e controllano in materia economica, finanziaria e amministrativa. Un esempio è l’Ufficio Regolamentazione Appalti con le sue norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, adottate nel maggio 2020.
Leggi anche:
- La suora ribelle riabilitata da Papa Francesco: «Nella Chiesa del futuro matrimoni gay e donne cardinale»
- Tweet al curaro dell’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede. Ecco perché sono sempre più tesi i rapporti Israele-Vaticano
- Incendio in Vaticano, una sala di Castel Gandolfo devastata: gravi danni alle opere d’arte negli appartamenti dei Papi
