In Evidenza IsraeleTrasporti pubbliciFedez
ATTUALITÀBenito MussoliniFascismoLuccaNeofascismoToscana

Lucca, dopo il no per la via a Pertini spuntano le foto dell’assessora ex Casapound che inneggia a Mussolini

Il Pd locale con un post su Facebook contesta la decisione del consiglio comunale e spiega: «La bocciatura della strada è tutta ideologica»

Continuano le polemiche a Lucca dopo la bocciatura della proposta di intitolare una strada o una piazza all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. La sezione locale del Partito Democratico ha infatti pubblicato nella giornata di ieri un post sulla propria pagina Facebook in cui contesta le parole del sindaco Mario Pardini e al contempo rivela il passato dell’assessora alla Cultura Mia Pisano. «La questione del no all’intitolazione di una via della nostra città a Sandro Pertini, il presidente più amato dagli italiani, è sempre di più politica», riporta il post, «il capogruppo di FdI Lido Fava, ai microfoni di Rai3, aveva sbugiardato il sindaco Mario Pardini, che da giorni basa la sua difesa sulla questione del metodo e non di merito. Fava ha dichiarato esplicitamente che il nome di Pertini non è gradito alla destra». E per supportare la tesi portata avanti, sotto pubblicano delle foto che l’allora candidata al Comune aveva condiviso tra il 2019 e il 2020 per poi cancellare una volta eletta. Ecco quindi un’immagine del dittatore in completo e con tuba, sotto gli hashtag “duxmealux”, “dux”, “duce”, “eleganza maschile”, “eleganza uomo”.

O ancora il 12 maggio 2019 Pisano pubblicava una foto quando era a Carpena (Emilia-Romagna) con un cartello stradale che indica l’intitolazione della strada a Benito Mussolini. Una vicinanza già evidente per l’affiliazione di Pisano a Casapound, poi approdato in consiglio comunale sotto il nome di “Difendere Lucca”, lista in cui è presente anche l’assessore allo Sport Fabio Barsanti. «Il maldestro tentativo di ideologizzare scelte amministrative del passato dimostra che anche la bocciatura della strada a Pertini è tutta ideologica perché non gradita ad alcuni esponenti dell’amministrazione», ha dichiarato il segretario del Pd locale Gabriele Marchi. Alla richiesta del partito di una risposta da parte di Pisano si sono uniti anche gli altri gruppi dell’opposizione tra cui Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista: «Invece che continuare ad arrampicarsi sugli specchi, il sindaco Pardini dimostri finalmente polso e di essere capace di smarcarsi dalla destra estrema presente nella sua giunta: ritiri la delega all’assessora di Casapound Mia Pisano». Le polemiche sottolineano anche la contradditorietà della situazione con la candidatura della città come capitale della cultura italiana 2026: «Come fa la nostra città a sostenere la candidatura quando a rappresentarla c’è un’amministratrice che trascina Lucca in polemiche ormai nazionali, che niente hanno a che fare con la nostra storia democratica?». Dello stesso tono anche le dichiarazioni del deputato e componente della segreteria nazionale dem Marco Furfaro: «Chi inneggia a un dittatore sanguinario tradisce la Patria che tanto vi mettete in bocca ogni giorno. Se vogliono trasformare Lucca nella Repubblica di Salò, il sindaco e la sua giunta sappiano che non glielo permetteremo».

Leggi anche: