Vigilanza Rai, la maggioranza convoca Ranucci contro il parere della presidente. M5s: «È intimidazione»

Al conduttore di Report sarà chiesto conto di aver mandato in onda un’inchiesta su Forza Italia, mentre le urne per le suppletive di Monza erano ancora aperte

Non c’è ancora una data, ma c’è la conferma della convocazione. Il direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini, e il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, dovranno andare in commissione di Vigilanza Rai. La pretesa era stata avanzata dagli esponenti di Forza Italia già la scorsa domenica quando, a urne aperte per le suppletive di Monza, la trasmissione ha mandato in onda un’inchiesta sull’eredità di Silvio Berlusconi e Forza Italia. Nel pomeriggio di oggi, 25 ottobre, i parlamentari di centrodestra che siedono a Palazzo San Macuto hanno ignorato la proposta della presidente della commissione, Barbara Floridia. In un tentativo di mediazione, l’esponente del Movimento 5 stelle si è opposta alla richiesta di convocazione in relazione a una singola trasmissione, ritenendo più opportuno inserire l’audizione di Ranucci in una più ampia serie di incontri atti a tracciare un quadro complessivo sulle scelte editoriali della Rai.


Niente da fare: i membri del centrodestra, che detengono la maggioranza in commissione, hanno votato per convocare il conduttore e trattare singolarmente il caso Report. Tutte le opposizioni hanno espresso voto contrario. I grillini, in una nota, hanno accusato il centrodestra di compiere un atto intimidatorio ai danni della libertà di stampa: «La convocazione di Ranucci imposta dalla maggioranza rappresenta un atto intimidatorio nei confronti della libera informazione e un precedente grave che apre la porta a una interpretazione distorta e strumentale delle funzioni della commissione. Chi si ritiene diffamato si rivolga eventualmente a un giudice, ma la Vigilanza non può essere utilizzata come un tribunale dell’inquisizione a fini politici o per interessi di partito. Ci preoccupa profondamente l’utilizzo che fa questa maggioranza di una istituzione di garanzia per attaccare in maniera sconsiderata la libertà di stampa e il servizio pubblico, ignorando completamente le grandi sfide che la Rai ha di fronte».


ANSA | Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai

Anche Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro di Alleanza verdi e sinistra, entrambi componenti della commissione di Vigilanza Rai, hanno pubblicato un comunicato che condanna la decisione della maggioranza: «Quanto avvenuto oggi in ufficio di presidenza della commissione è gravissimo. La destra a maggioranza ha votato per convocare in commissione il conduttore della trasmissione Report, Ranucci, reo di aver fatto giornalismo d’inchiesta sull’eredità di Berlusconi. Una vera e propria intimidazione contro chi esercita la professione con la schiena dritta. Invece di pensare a come bloccare una delle poche trasmissioni d’inchiesta rimaste in Rai, la destra pensi all’emorragia di audience dovuta alle scelte sbagliate dell’amministratore delegato e del direttore generale dell’azienda di servizio pubblico. Problemi di ascolti che non ha Report. Tele Meloni non piace agli italiani».

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