Lecce, un coetaneo indagato per lo stupro di Julie Tronet

Lo ha conosciuto a UniSalento. Lei non ha denunciato

La persona sospettata di aver stuprato Julie Tronet, la 21enne in Erasmus trovata morta in casa a Lecce, è stata iscritta nel registro degli indagati. Si tratterebbe di un giovane coetaneo della ragazza che lei avrebbe conosciuto nelle aule dell’università del Salento. Il 19 ottobre scorso la ragazza si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi. I medici hanno stilato un referto che accerterebbe gli abusi sessuali. La ragazza ha però deciso di non formalizzare alcuna denuncia nei confronti del giovane. L’indagine si avvale anche delle testimonianze delle amiche di Julie. Una di loro ha trovato il cadavere dopo aver bussato alla porta della casa in via Pappacoda nel rione San Pio.


La pagina del diario

L’ultima pagina del diario scritta prima di morire farebbe trasparire una profonda sofferenza. «Vi amo tutti, non è colpa di nessuno ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo, è troppo difficile per me rimanere sola». E ancora: «Penso che sia arrivato il momento di fermarmi qui, non ne posso più, mi dispiace mamma e papà. Non ce l’ho con nessuno perché mi avete tanto amata, ma non riesco più…». Secondo l’agenzia di stampa Agi il ragazzo avrebbe 19 anni. È stato rintracciato e ascoltato dagli agenti della squadra mobile di Lecce che indagano sull’accaduto. Ha raccontato della sera dell’incontro con la ragazza. Ha confermato di aver avuto un rapporto sessuale con Julie, ma ha detto che lei era consenziente. La giovane invece aveva chiesto un aiuto medico, parlando di violenza ma non aveva sporto denuncia. Resta un selfie, che il ragazzo si sarebbe scattato da solo davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione della ventunenne. L’indagine a suo carico è un atto dovuto, a tutela sua e della verità dei fatti. I genitori della studentessa francese attendono il nulla osta per il rilascio della salma.


In copertina: foto dal Corriere della Sera

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