«Shiva libero»: da Guè a Lazza, i rapper contro l’arresto del 24enne per tentato omicidio

Il messaggio più duro è quello di Emis Killa, che attacca anche i fan: «Se gioite per un giovane nelle grinfie dello Stato siete degli infami»

Andrea Arrigoni, in arte Shiva, è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di tentato omicidio per aver inseguito e sparato, gambizzandole, due persone che lo avevano raggiunto per aggredirlo. Sui social sono in molti a difendere o giustificare il trapper, per essersi «difeso» da un agguato dovuto forse a una disputa tra gang rivali. Tra questi anche alcuni colleghi di Shiva che, pur volendo rimanere lontani dalla faida tra trapper, chiedono la scarcerazione del 24enne. Lazza, che all’ultimo Festival di Sanremo ha conquistato il secondo posto, è uno dei primi a esprimere il suo sostegno, pubblicando in una storia su Instagram una foto insieme a Shiva, scrivendo «Libero» e aggiungendo un cuore spezzato. «Libero, free Shiva» è il messaggio più ricorrente, lanciato anche da Geolier e Guè Pequeno, il quale aggiunge anche: «W l’hip hop, stop the violence».


Emis Killa: «Pubblico confuso e ipocrita»

Ma è quello di Emis Killa il testo più forte, contro l’arresto e contro chi gioisce per l’accaduto. «Pur essendo neutrale in faide che non mi riguardano, non sono mai contento quando un giovane di talento finisce nelle grinfie dello Stato», scrive sui social il 33enne, «vi vedo, che godete nei commenti ogni volta che legano qualcuno, infamoni. Sto genere non sarà mai vostro, sarete per sempre dei turisti. Oltre che infami». In un messaggio successivo, Emis Killa aggiunge: «Al di là di ogni discorso morale, questo genere è stato fondato da pionieri che venivano proprio da contesti di strada e hanno fatto sì che oggi questa musica sia così grande. Supportate gli artisti perché siano real, ma quando si dimostrano all’altezza di ciò che rappano gli augurate le peggio cose. C’e tanta ipocrisia e soprattutto molta confusione tra il pubblico. Fate pace con il cervello».


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