Terremoti tra Veneto e Emilia-Romagna, Zaia: «Impossibile prevedere le scosse, la popolazione stia in allerta»

Il presidente del Veneto ha parlato dopo una telefonata con il direttore della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio

«In un’area sismica non è possibile prevedere l’evoluzione delle scosse»: lo ha detto stasera il presidente del Veneto Luca Zaia in seguito alla nuova scossa di terremoto registrata oggi nel rodigino. «Ci siamo sentiti con Fabrizio Curcio, direttore della Protezione civile nazionale. Ci dice che quello registrato è certamente un terremoto che succede ad uno precedente a pochi giorni di distanza. Quest’area del Veneto è in zona sismica, in cui i terremoti sono frequenti e nessuno può prevedere l’evoluzione degli eventi», ha spiegato Zaia all’Ansa. «Ovviamente l’attenzione su questi fenomeni è massima – aggiunge – visto che siamo in zone sismiche ma ad oggi non ci sono, anche da parte degli esperti, situazioni che facciano pensare ad una allerta».


Vigilanza attiva

In questo contesto, è importante ricordare che «siamo in una zona dove i terremoti possono essere registrati con frequenza, di diversità intensità, ed è bene tenere alta l’attenzione. Chiediamo alla popolazione di mantenersi informata, tramite i media, su eventuali indicazioni da parte degli esperti, anche se al momento non si registrano richieste particolari da parte delle autorità di Protezione Civile». «Detto questo – conclude – si continua a vigilare con costanti controlli. Su questo, in particolare è attivo l’assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin che nel suo ruolo sta facendo verifiche e segue costantemente il caso, lavoro per il quale non possiamo che ringraziarlo».


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