Fondi post alluvione, Bonaccini: «Qualcuno spieghi a Donzelli che non sono io il Commissario alla ricostruzione, ma Figliuolo»

Il governatore emiliano e presidente Pd: «Ha sbagliato indirizzo»

«Ieri sera il deputato di Fratelli d’Italia Donzelli mi ha accusato di non aver provveduto a mettere a disposizione delle imprese la piattaforma informatica attraverso cui poter finalmente rendicontare i danni e trasmetterli allo Stato, per ricevere il 100% di rimborsi (purtroppo ad oggi, nonostante le promesse del Governo, mancano gran parte dei fondi necessari). Qualcuno spieghi a Donzelli che non sono io il Commissario alla ricostruzione, ma il Generale Figliuolo, nominato dal Governo stesso. Donzelli ha quindi sbagliato indirizzo». A scriverlo sui social è il presidente della Regione Emilia Romagna e presidente del Pd Stefano Bonaccini. «Figliuolo – continua Bonaccini – con cui collaboriamo bene e quotidianamente, ha deciso opportunamente di servirsi della piattaforma “Sfinge“, ideata e attivata dalla Regione Emilia-Romagna dopo il terribile terremoto che ci colpì 11 anni fa: piattaforma attraverso la quale vennero raccolte le richieste danni da parte delle imprese. Forse Donzelli non sa che il Commissario alla ricostruzione post sisma 2012 si chiama Stefano Bonaccini e che in Emilia, nonostante ben 12 miliardi di euro di danni, a chiunque sia stato colpito (famiglie, imprese, comuni) è stato riconosciuto il 100% dei danni. Ricostruendo praticamente tutto, tant’è che sono aumentati posti di lavoro e imprese». «Dopo l’alluvione, il sottoscritto aveva subito proposto l’utilizzo della piattaforma “Sfinge“, che così bene aveva funzionato nel post-terremoto. Fa piacere aver avuto ragione, anche se sono passati mesi a causa del prolungato silenzio iniziale: se si fosse deciso subito, la piattaforma sarebbe stata disponibile in tempi stretti. Viceversa, partirà dal 15 novembre, per adeguarla ai criteri previsti nella recente ordinanza del Commissario Figliuolo sui rimborsi alle imprese (è invece in iter quella per cittadini e famiglie). Di fronte a così tremende tragedie da chi ha responsabilità di governo o ha ruoli rilevanti nella maggioranza che lo sostiene ci si aspetterebbero soluzioni concrete e collaborazione, non attacchi incomprensibili», ha concluso.


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