Gaza, colpita una scuola delle Nazioni unite, il pressing Usa per far arrivare il gasolio agli ospedali

La protesta di Guterres (Onu) per l’attacco all’ambulanza dell’ospedale Al Shifa. L’esercito israeliano colpisce il sud del Libano

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è detto «inorridito», dalla scelta di Israele, confermata dalla stessa Tel Aviv, di colpire uno dei mezzi di un convoglio di ambulanze che si muovevano nei pressi dell’ospedale Al-Shifa, uccidendo 15 persone e ferendone 50. «Sono inorridito dalle notizie dell’attacco a Gaza sul convoglio di ambulanze fuori dall’ospedale di Al Shifa – recita la dichiarazione del segretario generale dell’Onu – le immagini degli corpi sparsi per strada fuori dall’ospedale sono strazianti». Intanto l’esercito israeliano sta colpendo nel sud del Libano, dopo aver identificato una serie di lanci da oltre confine verso le comunità israeliane. Poco prima erano state centrate due cellule terroristiche nel sud del Libano che – secondo il portavoce militare – stavano tentando di aprire il fuoco contro Israele con un missile anti tank. Colpita anche una postazione di Hezbollah. Se lo scontro con alcune frange libanesi è militare, gli israeliani sono ormai in guerra diplomatica anche con i turchi.


L’avvertimento a Hezbollah e al Libano

«Yahya Sinwar ha fatto uno sbaglio e ha segnato il destino di Hamas e di Gaza», ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Poi, ha completato il ragionamento, facendo un parallelismo tra il leader di Hamas e quello di Hezbollah. Ecco l’avvertimento: «Se Sayyed Hassan Nasrallah commette un errore, segnerà il destino del Libano». Gallant ha rilasciato queste affermazione durante una visita alle truppe stanziate nel Nord di Israele. A proposito delle operazione lungo il confine libanese, ha garantito che l’aviazione israeliana ha mantenuto gran parte delle sue capacità nell’area di frontiera con il Libano. Infine, ha chiarito che non è nell’interesse di Tel Aviv ingaggiare una guerra con Beirut.


Scontri al Sud di Gaza City

Diversi mezzi blindati delle truppe israeliane si stanno posizionando al Sud di Gaza City. Secondo fonti di Hamas, l’esercito di Tel Aviv è entrato nel quartiere di Tel al-Hawa. Segnalati scontri ravvicinati tra le Brigate al-Qassam e gli israeliani: l’ala militare di Hamas avrebbe anche colpito un blindato lanciando un missile anti-carro Kornet, mentre gli altri miliziani starebbero provando ad arrestare l’avanzata dei mezzi israeliani con colpi di mortaio e altre armi da fuoco. Le Brigate al-Qassam non hanno reso noto l’esito delle loro operazioni di difesa.

La scuola delle Nazioni unite

La scuola delle Nazioni unite nel capo profughi di Jabalya è stata bombardata. A riferirlo, ma una conferma è arrivata anche dalle Nazioni unite, il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, che ha reso noto che almeno 12 persone avrebbero perso la vita in un attacco israeliano avvenuto alla scuola di Al-Fakhura, “che ospitava migliaia di sfollati dal campo di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza”, e avrebbe causato “12 vittime e oltre 54 feriti”. L’agenzia Onu per i rifugiati a Gaza (Unrwa) ha confermato all’agenzia di stampa Reuters che è stata colpita la scuola Al-Fakhoura del campo profughi di Jabalia, gestita dalle Nazioni Unite. Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell’Unrwa, ha dichiarato che tra le vittime ci sono dei bambini, ma che l’Unrwa non è ancora stata in grado di verificare quante persone siano morte. “Almeno un colpo ha colpito il cortile della scuola dove c’erano le tende delle famiglie sfollate. Un altro colpo ha colpito l’interno della scuola dove le donne stavano preparando il pane”, ha dichiarato telefonicamente la Reuters.

Passaggio verso il sud di Gaza per 3 ore

Il portavoce militare israeliano ha annunciato in lingua araba ai residenti della Striscia di Gaza che l’esercito permetterà il passaggio sulla strada Salah al-Din tra le 13:00 e le 16:00 (ora locale) per spostarsi verso il sud di Gaza. Nel comunicato, il portavoce militare ha dichiarato: “Se vuoi garantire la sicurezza tua e dei tuoi cari, segui le nostre istruzioni e dirigiti verso sud. Puoi essere certo che i leader di Hamas stanno già prendendo misure per proteggersi.”

L’accordo per il passaggio del gasolio

Sarebbe stato raggiunto “un meccanismo concordato” per portare carburante a Gaza quando sarà finito. Lo ha riferito Haaretz che cita l’inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield. Finora Israele ha sempre respinto la possibilità di un ingresso a Gaza del carburante nel timore che finisca ad Hamas.

Guterres e l’attacco all’ospedale

Hamas fa sapere che almeno due persone sono rimaste uccise la scorsa notte ed altre ferite in un attacco israeliano di fronte all’ingresso dell’ospedale per bambini al-Nasser, a Gaza City. Nel suo messaggio Guterres ha citato anche «gli attacchi terroristici, le uccisioni, le mutilazioni, i rapimenti di donne e bambini» tornando a chiedere un cessate il fuoco. «Ora, da quasi un mese, i civili di Gaza, compresi donne e bambini, sono assediati, senza aiuti, uccisi e bombardati nelle loro case – ha detto – questo deve finire». Dal suo canto Israele ha sì confermato di aver colpito le ambulanze, ma sostiene che in una di esse si nascondessero armi e combattenti provenienti dall’ospedale che Hamas userebbe come quartiere generale.

I tentativi di fuga di Hamas

Nel frattempo, i militari israeliani affermano di aver eliminato terroristi e individuato alcune armi di Hamas nelle operazioni condotte nella giornata di ieri nei tunnel della zona Settentrionale della striscia di Gaza. Nello specifico, le forze israeliane si sarebbero scontrate con 15 militanti di Hamas uccidendo alcuni di loro e distruggendo tre punti di avvistamento del gruppo terroristico palestinese. A renderlo noto è il portavoce militare Daniel Hagari. Nella notte, «in un raid mirato nel sud della Striscia, corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell’operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica», ha aggiunto l’ammiraglio israeliano. Intanto, i media israeliani riportano, citando un’anonima fonte Usa, che Hamas avrebbe cercato di sfruttare l’apertura del valico di Rafah per infiltrare tra gli evacuati alcuni combattenti di Gaza, che si sarebbero nascosti nelle ambulanze dirette in Egitto, «rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri». Usa ed Egitto hanno scoperto che «un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati».

Blinken: «Non è il momento del cessate il fuoco»

Nel frattempo, gli Usa affermano di aspettarsi una nuova fase della guerra all’indomani della nuova visita in Israele del segretario di Stato Antony Blinken. L’amministrazione Biden ritiene che diminuiranno gli attacchi aerei mentre verrà incrementata l’intensità della campagna di terra il cui obiettivo sarebbe distruggere la rete di tunnel sotterranei di Hamas. Sebbene Washington affermi di aver posto domande difficili ai vertici israeliani, gli Usa non sostengono il cessate il fuoco. «Un gruppo terroristico ha preso 200 ostaggi e ucciso 1400 persone e si nasconde nei tunnel, con i suoi leader, cessate il fuoco non è veramente il termine da usare», ha dichiarato Blinken alla Cnn, parando invece di «pause umanitarie». «Il cessata il fuoco dipenderà da quando Israele si sentirà sicuro di aver garantito che non possa più accadere qualcosa» come il 7 ottobre, ha aggiunto l’alto funzionario.

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