La presidente di Arpa Lombardia nega la mano dell’uomo sul cambiamento climatico, è polemica: «Dev’essere rimossa» – Il video

«Non possiamo usare i soldi dei lombardi per dare voce ai negazionisti della crisi climatica», ha obiettato il capogruppo del Pd alla Regione, Pierfrancesco Majorino

La neopresidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo, «non crede» che il cambiamento climatico sia anche frutto dell’uomo. Lo ha apertamente dichiarato nel corso di una intervista video pubblicata il 3 novembre dall’agenzia Italpress. In cui ha anche argomentato la sua posizione: «Noi attraversiamo il cambiamento climatico da sempre, da quando la terra esiste». Parole che hanno presto scatenato reazioni indignate tra i banchi delle opposizioni, a cominciare dal Pd: il capogruppo del partito alla Regione, Pierfrancesco Majorino, ha chiesto le dimissioni immediate della presidente dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. «La Lombardia non può usare i soldi dei lombardi per dare voce ai negazionisti della crisi climatica, Fontana deve rimuovere subito Lo Palo dalla presidenza di Arpa Lombardia. Vediamo tutti i giorni gli effetti devastanti dei cambiamenti in corso e non possiamo permetterci di perdere tempo e risorse mettendo in ruoli di comando chi sostiene teorie antiscientifiche e dettate solo da opportunismi politici. Fontana rimuova Lo Palo prima che faccia danni peggiori», ha dichiarato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.


Le polemiche

«Dal giorno della sua nomina abbiamo fatto presente, anche con una interrogazione per l’assenza di un titolo di studio adeguato, che il profilo della signora Lucia Lo Palo non fosse aderente al ruolo di presidente di Arpa», ha fatto eco Nicola Di Marco, capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle. Che ha aggiunto: «Nell’intervista ha confermato la sua scarsa preparazione sulla materia ambientale. Deve essere rimossa dal suo incarico e sostituita da una figura di alto profilo. Le sfide della tutela dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della transizione ecologica non possono essere messe nelle mani di chi alla prossima intervista potrebbe sostenere che la terra è piatta».


I precedenti

D’altronde, ricorda il Corriere, non è la prima volta che Lo Palo finisce al centro delle polemiche. Molte contestazioni relative alla sua nomina, fortemente voluta dagli assessori di Fratelli d’Italia nella giunta Fontana, erano arrivate già a fine agosto. In un’interrogazione al presidente Fontana, la consigliera regionale dei 5 Stelle, la bresciana Paola Pollini, aveva chiesto conto del mancato conseguimento di una laurea in materie scientifiche da parte di Lo Palo. Nonché della sua partecipazione alla società Green Phoenix Srl insieme a Sergio Cova, poi arrestato e condannato per traffico illecito di rifiuti. Obiezioni a cui Lo Palo aveva replicato affermando che il bando non richiedeva il possesso della laurea, e che Cova ebbe guai giudiziari con un’altra società, dopo l’istituzione della Green Phoenix, «che venne chiusa ancora prima di iniziare ad operare».

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