L’accusa di Guterres: «Gaza sta diventando un cimitero di bambini». L’ira di Israele: «Vergogna, dimentica quelli ostaggio di Hamas» – Il video

Nuovo scontro durissimo tra il segretario generale dell’Onu e il governo dello Stato ebraico

«Gaza sta diventando un cimitero di bambini». È la nuova pesantissima accusa lanciata questa sera dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, in occasione del lancio di una raccolta fondi globale per la popolazione della Striscia colpita dall’offensiva militare di Israele in risposta agli attacchi di Hamas de 7 ottobre. «Centinaia di ragazzini e ragazzine vengono uccisi o feriti ogni giorno. Nelle ultime quattro settimane sono morti più giornalisti che in ogni altro conflitto da almeno 30 anni. E non sono mai stati uccisi tanti cooperanti dell’Onu in un periodo comparabile nella storia della nostra organizzazione», ha elencato durissimo Guterres. Senza menzionare esplicitamente le responsabilità dell’esercito israeliano, ma evocandole chiaramente. Apriti cielo. Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, che già si era scontrato duramente con Guterres al Palazzo di Vetro due settimane fa, ha mandato a dire via X al segretario generale dell’Onu: «Vergognati! Oltre 30 minorenni – incluso un bebè di 9 mesi e bambini che hanno visto assassinare a sangue freddo i propri genitori – sono tenuti ostaggio nella Striscia di Gaza. Il problema a Gaza è Hamas, non le azioni di Israele per sradicarla». Il 24 ottobre scorso, Guterres fu accusato dal governo israeliano di giustificare gli eccidi di Hamas per aver sostenuto che quegli attacchi  «non sono arrivati dal nulla» considerato che «il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione». Allora l’ambasciatore israeliano all’Onu chiese esplicitamente a Guterres di dimettersi perché inadatto a guidare le Nazioni Unite.


Leggi anche: