Roma, la giudice che non manda in carcere la spacciatrice: «La smetta per i suoi figli»

Per Valeria Ciampelli l’obbligo di firma serve come percorso di riabilitazione

La giudice di Roma Valeria Ciampelli ha “perdonato” Zaira P., spacciatrice 39enne che “lavora” a Tor Bella Monaca. La donna era stata fermata per due volte in due giorni e trovata in possesso di crack e cocaina. Quindi avrebbe dovuto andare in carcere. Ma Ciampelli ha deciso di sottoporla soltanto all’obbligo di firma. E poi le ha spiegato, come racconta il Corriere Roma, che «l’obbligo di firma serve come percorso di riabilitazione. Noi stiamo cercando di aiutarla, perché altrimenti fa come sabato: esce da qui e va su via dell’Archeologia». Poi la giudice le ha rivolto un appello: «Mi faccia vedere la sua buona volontà, non lo faccia per me, ma per i suoi figli». E sulla detenzione: «Noi questo vogliamo evitarlo». Zaira P. era stata fermata il giorno prima con dieci dosi di cocaina e crack e il giorno dopo con 43 involucri delle stesse sostanze e con molti contanti, probabilmente provento dello spaccio.


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