«È cambiato, non si droga più»: e il giudice gli cancella tutti i debiti a Bologna

La storia di un 50enne che ha cambiato vita dopo la tossicodipendenza: il giudice gli abbuona 28 mila euro

Un provvedimento della giudice Alessandra Mirabelli del Tribunale di Bologna ha annullato i debiti per 28 mila euro che un uomo avrebbe dovuto pagare a diversi creditore. L’atto, fa sapere l’edizione bolognese di Repubblica, è stato possibile grazie al codice della crisi dell’azienda e dell’insolvenza. Su richiesta del suo legale Pier Paolo Zamboni, volontario di “Avvocato di Strada”. L’uomo, 50 anni, è stato un tossicodipendente fino al 2007, quando si è disintossicato. Nel 2015 comincia a lavorare come magazziniere, e il suo contratto viene trasformato in indeterminato. Ma deve saldare ancora i conti con la tossicodipendenza. Quasi 28 mila euro tra multe, tasse, bollette e affitti non pagati.


I servizi sociali

I servizi sociali dell’Ausl attestano che l’uomo ha fatto di tutto per cercare di sanare i problemi con i creditori. Ma anche che con lo stipendio da 800 euro al mese di cui dispone è impossibile. In un quadro più generale che lo vede «mantenere con stabilità la scelta di vivere in una situazione di legalità, confrontandosi con problemi quotidiani e di sopravvivenza, con le proprie fragilità». Da qui la decisione della giudice Mirabelli. Che ha dichiarato «inesigibili tutti i debiti anteriori al 2023». E ha deciso di nominare «un “gestore della crisi”». Ovvero un professionista esterno che per 4 anni continuerà a seguire Andrea dal punto di vista economico. Se le condizioni economiche migliorassero, potrebbe cominciare a sanare parte del suo deficit. In caso contrario nessuno potrà chiederglielo. «È un provvedimento importante perché restituisce speranza ai tanti che vogliono uscire dall’illegalità per rifarsi una vita», spiega l’avvocato Zamboni.


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