Il gelo all’esame di Maturità ripetuto, cos’è successo quando è arrivata la studentessa del ricorso

La ragazza è arrivata a scuola scortata da genitori e avvocato, senza rivolgere la parola ai compagni. Durante la sua prova orale, l’aula era gremita

È servito a ben poco il ricorso al Tar della studentessa di Spadafora, nel Messinese, che ha denunciato irregolarità sulla prova orale di Maturità sostenuta la scorsa estate, costringendo anche tutti i suoi compagni di classe a ripetere l’esame. Alla maturità-bis, che si è svolta ieri, la ragazza ha ottenuto lo stesso punteggio che l’aveva indispettita e convinta a ricorrere alle vie legali: 69 su 100. Il caso ha catturato una grande attenzione mediatica e, rivela la Repubblica, sono in tanti a essere accorsi a Spadafora per assistere alla sua seconda prova orale. «Il mio sogno? Vorrei entrare nell’Accademia militare e diventare carabiniera», ha rivelato la ragazza al termine dell’esame, che si è svolto in un’aula gremita di conoscenti e curiosi, in un clima di gelo. La prova orale pare non sia stata particolarmente brillante e la giovane studentessa si è vista riconfermare il 69/100 che tanto la aveva infastidita lo scorso luglio, quando a suo giudizio era stata penalizzata dai professori rispetto ai compagni di classe. Al suo arrivo a scuola, rivela sempre Repubblica, la ragazza è stata scortata dai genitori e dall’avvocata Maria Chiara Isgrò. Per tutto l’arco dei nuovi esami di maturità non ha mai rivolto la parola ai compagni di classe. A confermare che si è trattato di tanto rumore per nulla è il fatto che non solo lei, ma anche tutti gli altri studenti di Spadafora si sono visti riconfermare il proprio voto di maturità. Solo un paio di loro hanno ottenuto un voto diverso, di uno o due punti superiore rispetto a quello della scorsa estate. «Hanno vinto loro, dimostrando di non aver bisogno di aiutini e favoritismi», hanno commentato Caterina Galletta e Andrea Fiore, i due avvocati che assistono in giudizio gli altri studenti della classe di Spadafora.


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