Bobo Tv, la verità di Adani, Ventola e Cassano: «Così Vieri ci ha preso in giro in diretta. Ma niente è irreversibile»

I tre ex giocatori raccontano come si è arrivati alla rottura con Vieri, lasciando viva la speranza che la squadra possa ancora tornare in diretta insieme

«Niente è irreversibile ma le persone non vanno prese in giro» dicono Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano a undici giorni dalla rottura della squadra della Bobo Tv con Vieri. Ed è proprio a lui che i tre sembrano voler tendere ancora la mano, lasciando intendere che la rottura potrebbe essere ricomposta, ma solo dopo un vero chiarimento. In un lungo comunicato diffuso sui social, i tre parlano della Bobo Tv come «una famiglia allargata» e ripercorrono gli episodi che hanno portato a dividersi: «Negli ultimi tempi erano, non da parte nostra, cambiati stimoli, motivazioni e visioni. E soprattutto c’era una comunicazione distaccata con poca passione e poca voglia di condividere. Nel rispetto di quello che si era fatto negli anni precedenti Lele ha chiesto una riunione chiarificatrice, dove – al termine – l’unica cosa chiara era la poca voglia di condividere il percorso».


Nonostante i segnali che qualcosa si stesse incrinando cominciavano a diventare evidenti, i tre spiegano. «Abbiamo cercato di essere sempre collaborativi sollecitando un percorso che rendesse la Bobo tv ancora più vicino alla gente, nelle spirito delle origini, con sempre più attività su tutte le piattaforme. In cambio abbiamo avuto risposte indirette (attraverso la nostra manager) e dirette, con modi non rispettosi, in cui ci è stata data dimostrazione della totale difformità di intenti e differenza di visione». Arrivati a quel punto, secondo Adani, Ventola e Cassano «era impossibile proseguire, tanto che abbiamo comunicato l’intenzione di fermarci qualche giorno con l’intendo di chiarire tutti i dubbi». Finché però non è arrivato quell’annuncio di Vieri che ha spiazzato tutti. L’ex giocatore di Juve e Inter aveva ringraziato i tre spiegando che da quel momento sarebbe andato in onda da solo. «I passaggi successivi, in attesa di un nuovo confronto, sono stati dei veloci ringraziamenti per la collaborazione (improvvisamente siamo diventati collaboratori) in diretta live – dicono i tre – dove abbiamo anche appreso che sarebbero nati nuovi format (eppure l’ultima comunicazione fra noi era avvenuta cinque ore prima). Poi abbiamo sentito che “era giusto cambiare” e per fornire constatato di un fulmineo accordo con la radio della Lega».


Non tutto però sembra perduto, almeno stando alla conclusione del comunicato dei tre ex calciatori che sembrano sperare ancora in un faccia a faccia chiarificatore: «Nell’attesa di quel confronto fra i quattro membri del gruppo (né uno né cinque) è stato ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la Bobo tv. Lo spogliatoio deve o dovrebbe rimanere lo spogliatoio, sacro, protetto, difeso e onorato. O almeno avrebbe dovuto. Niente è irreversibile ma le persone non vanno prese in giro».

Leggi anche: