È stata una chat di classe a far ripetere la maturità in Sicilia. Lì tutte le prove che hanno messo in guai seri una professoressa

Un trasferimento, un’indagine penale e un provvedimento disciplinare: così la docente di Messina è stata sanzionata

È costata cara alla docente del liceo Galileo Galilei di Spadafora (Messina) l’idea di anticipare ai propri studenti i contenuti dell’esame orale di maturità. Secondo quanto riferiscono fonti del ministero dell’Istruzione e del Merito a Open, oltre ad essere stata trasferita in un’altra scuola, sono stati avviati un procedimento disciplinare e un’indagine penale a suo carico. Il caso è scoppiato a luglio quando una studentessa della 5°A dell’indirizzo linguistico ha presentato un esposto all’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia segnalando gravi irregolarità nello svolgimento degli orali della maturità, che avrebbero – a suo dire – inciso negativamente sul suo voto di uscita dal liceo.


Gli argomenti inviati nella chat di classe

L’accusa, più nel dettaglio, era che la prof – membro della commissione interna – aveva inviato gli argomenti in una chat di classe pochi giorni prima dei colloqui d’esame. Così sono iniziate le ispezioni, dalle quali sono state accertate le irregolarità denunciate. Da qui l’annullamento degli orali svolti a giugno e l’ordine agli studenti di dover ripetere la prova. I ragazzi e le ragazze della classe, di cui buona parte già orientati altrove tra università e lavoro, non l’hanno presa bene. E così hanno deciso di controbattere: difesi dai legali Caterina Galletta e Andrea Fiore, gli studenti della 5°A hanno presentato ricorso al Tar di Catania che, però, ha respinto l’impugnazione perché considerata «infondata».


Tutti sapevano che la studentessa aveva presentato l’esposto

Contrariamente a quanto circolato sui media in questi giorni, non è vero che la studentessa aveva presentato l’esposto senza dire niente ai compagni. Nella sentenza del Tar (che Open ha visionato) si legge, infatti, che «dai messaggi circolati in una delle chat utilizzate dagli studenti, emerge chiaramente come tutti fossero a conoscenza dell’esposto, della conseguente attività ispettiva e – soprattutto – che all’esito degli accertamenti le prove rischiavano di essere annullate, con conseguente obbligo di ripeterle». Inoltre, tutti gli studenti erano stati convocati per dare la propria versione dei fatti agli ispettori. Aspetto provato dalle loro ricevute di ritorno che confermavano quindi la ricezione della convocazione. Poi, però, di fronte alla commissione ispettiva hanno scelto di presentarsi solo in tre, tra cui la studentessa che aveva presentato l’esposto.

Anche la studentessa sapeva le domande d’esame

Anche lo status della studentessa che ha accusato la prof di irregolarità pare essere un po’ diverso, rispetto a quanto emerso finora. Nella sentenza dei giudici di Catania non c’è traccia di presunti atteggiamenti discriminatori ai danni della ragazza. Non sembra quindi essere vero che gli argomenti d’esame erano stati inviati a tutti tranne che a lei. Considerato che erano stati girati sulla chat di classe, probabilmente erano arrivati anche a lei. I nodi, in realtà, sono arrivati al pettine grazie a un cambio di programma messo in atto dal presidente di commissione.

Il cambio di programma (a sorpresa) del presidente di commissione

Dopo aver interrogato diversi studenti sulle domande suggerite dalla prof interna, il docente esterno ha deciso di chiedere a sorpresa argomenti nuovi. E lo ha fatto proprio durante il turno della studentessa che ha poi presentato l’esposto all’Ufficio scolastico regionale dichiarando di essere stata svantaggiata rispetto ai compagni di classe. A distanza di qualche mese dal primo orale, gli studenti hanno ripetuto la prova nei giorni 9, 10 e 11 novembre scorsi. A conti fatti, però, alla ragazza che ha fatto rifare la maturità ai suoi compagni pare essere servito ben poco passare per vie legali. Quel 69 su 100 come voto finale, di cui era particolarmente insoddisfatta, è la stessa valutazione che ha ricevuto alla seconda prova. Inoltre, secondo quanto trapela da alcuni suoi compagni, pare che quel voto fosse in linea con la sua media scolastica.

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