«Ti stanno mentendo». «L’Argentina è in pericolo». La sfida all’ultimo voto a colpi di AI tra Massa e Milei – I video

Social invasi da foto e video-ricostruzioni per demolire l’avversario: è la prima elezione al mondo così influenzata dall’intelligenza artificiale

Javier Milei come Alex di Arancia Meccanica. Sergio Massa come un leader cinese maoista. Sono solo due delle immagini che popolano i feed social degli utenti argentini alla vigilia del ballottaggio per la presidenza del Paese tra l’attuale ministro dell’Economia e il candidato populista di estrema destra. Quest’ultimo è ormai noto per la violenza dei suoi comizi, in cui ha più volte brandito una motosega simbolo dei tagli alla spesa pubblica che promette. Un rush finale elettorale con due particolarità: uno, immagini e video sono generati dall’intelligenza artificiale; due, a diffonderle e in certi casi sono gli stessi candidati al voto, in quelle che s’annoverano come le prime elezioni pesantemente influenzate dall’intelligenza artificiale. Così, se Milei diventa un leone coccoloso sul proprio account X, i sostenitori di Massa lo trasformano in un personaggio di Paura e Delirio a Las Vegas, per l’occasione rinominato Paura e Delirio Libertario.


Nel frattempo, Massa occupa una finte copertina del New Yorker oltre ad essere ritratto in diversi manifesti che sembrano uscire dalla prima metà del secolo scorso. «Ti hanno mentito, sono loro la vera casta, la democrazia è in pericolo», si legge in sovraimpressione a un video distopico, pubblicato, come molto altro materiale simile dall’account non ufficiale iaxlapatria. Qualcuno si è spinto a creare un deepfake in cui Milei illustra come trafficare organi. Rispondendo al New York Times, Massa ha chiarito di non essere d’accordo con quel tipo di utilizzo, sostenendo però, riguardo alla vicenda: «Siamo in groppa a un cavallo che dobbiamo cavalcare, anche se non conosciamo tutti i suoi trucchi». Gli esperti citati dal quotidiano della Grande Mela, però, avvertono su quanto potrebbe diventare difficile controllare la disinformazione in questo panorama mediatico, e guardano con preoccupazione alla madre di tutte le sfide, le presidenziali Usa in programma tra ormai meno di un anno. Una rivoluzione, quella dell’AI, che viene paragonata a quella portata dalla diffusione massiccia dei social network.


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