Terremoto a L’Aquila, avvertite due scosse. L’Ingv: «Magnitudo superiore a 3.6». Domani scuole chiuse

Si sono susseguite a poca distanza intorno alle 18 nell’area del capoluogo abruzzese

Due scosse di terremoto, ravvicinate e abbastanza forti da essere sentite dalla popolazione, sono state avvertite a L’Aquila nel pomeriggio di oggi, mercoledì 22 novembre, poco prima delle 18. Alle 17.52 la prima scossa, con epicentro nell’area di Poggio di Roio, frazione del capoluogo abruzzese, con una magnitudo di 3,6 come confermato dall’Istitutto nazionale di geofisica e vulcanologia, a una profondità di 13 chilometri. Poco dopo è arrivata la seconda scossa, di magnitudo 3.7, nella zona di Lucoli, un comune vicino L’Aquila, a una profondità di 10 chilometri. Alcuni residenti sono scesi in strada in periferia e nelle frazioni a ovest de L’Aquila, ma il sussulto è stato avvertito anche nel centro storico.


La chiusura delle scuole

Il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, dopo un incontro in prefettura, ha chiuso in via precauzionale tutte le scuole di ordie e grado per la giornata di domani, giovedì 23 novembre. «Vogliamo prima verificare che le lezioni possano riprendere con una certa regolarità», ha dichiarato il primo cittadino, «dopo l’incontro è stata decisa la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi per l’infanzia». Prosegue la nota: «D’intesa con l’assessore comunale alla Protezione civile, Fabrizio Taranta, che ha partecipato alla riunione, a cui hanno preso parte anche le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile regionale è stato stabilito unanimemente di prendere tale misura al fine di consentire una verifica dei plessi, a mero titolo precauzionale, per garantire la regolare ripresa delle lezioni. Al momento, come confermato da tutti i presenti, non ci sono danni a persone o cose, ma solo tanta comprensibile preoccupazione da parte degli aquilani. Nelle prossime ore daremo conto degli esiti delle verifiche».


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