Campi Flegrei, i sindaci contro Musumeci: «L’allerta arancione? Una catastrofe. Così il territorio muore»

Il timore dei sindaci sul rischio di far evacuare 4 ospedali e di «murare» il territorio

«I Campi Flegrei rischiano di morire con l’allerta arancione». A lanciare l’allarme sono i sindaci campani in previsione della riunione di domani 7 novembre a Palazzo Chigi. In quest’occasione il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci dovrebbe confermare o meno il passaggio a un livello di attenzione superiore all’attuale colore giallo per quanto riguarda il pericolo vulcanico. Annuncio che arriva dopo che nei giorni scorsi il Dipartimento della Protezione Civile ha acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico che si è riunita per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sugli anomali fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. 


«Si rischia di evacuare 4 ospedali»

Il timore dei sindaci di fronte a una potenziale allerta arancione è che – stando ai piani emergenza riportati da Repubblica – ci sarebbe l’evacuazione di quattro ospedali del carcere femminile di Pozzuoli e dell’istituto penale minorile di Nisida. Si tratterebbe del “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, del “Fatebenefratelli”, del “Pausilipon” e del “San Paolo” di Napoli. Il primo cittadino di Quarto, Antonio Sabino, preallerta che così facendo si configurerebbe «una catastrofe» perché «non si parlerebbe più di bradisismo ma di rischio vulcanico».


«Noi sindaci non abbiamo ricevuto il verbale sui rischi»

A fargli da eco è il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che allerta: «Con l’allerta arancione il territorio dei Campi Flegrei sarebbe, di fatto, come murato. E parliamo di un territorio che, solo quest’anno, ha movimentato nei suoi siti archeologici un flusso enorme di turisti, parliamo di circa 250mila visitatori». E chiosa: «Il ministro Musumeci dovrà spiegare quale supporto scientifico hanno le sue dichiarazioni. Ci farebbe piacere leggere il verbale della commissione Grandi Rischi: pur essendo, come sindaci, la prima autorità di protezione civile, non ne abbiamo mai ricevuto una copia ed è da una settimana che aspettiamo di capire».

I problemi di comunicazione

«È indispensabile una comunicazione univoca tra governo ed enti locali, altrimenti il territorio rischia di pagare un prezzo altissimo», denuncia inoltre il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni. Concorda il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, che già nei giorni scorsi aveva chiesto una sola voce sul tema perché il rischio è che si generino «equivoci, preoccupazioni e paure che a volte sono ingiustificate».

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