Calabria, bimbo di 8 anni cambia sezione e viene lasciato solo in classe. La madre: «Francesco plusdotato non era gradito in aula»

La mamma denuncia l’ammutinamento di maestra e genitori. Il piccolo ha pensato che i compagnetti avessero la febbre e per loro ha fatto dei disegni

Marianna, avvocata cosentina, denuncia a Repubblica un episodio vissuto da suo figlio Francesco (nome di fantasia), mercoledì 22 novembre. Il piccolo, di 8 anni, si è trovato da solo nella sezione di una scuola elementare in Calabria. Doveva esser il suo primo giorno ma alunni e insegnante hanno dato forfait, non presentandosi. «Quella mattina – spiega la donna sul quotidiano – avrebbe dovuto segnare un nuovo inizio per mio figlio nella nuova sezione, invece ha trovato tutti i banchi vuoti. L’avevo spostato in questa classe a causa di incomprensioni con alcune maestre che si ostinavano a ribadire la necessità di un’insegnante di sostegno, pur avendo comunicato loro che la diagnosi di iperattività con funzionamento intellettivo superiore alla media non aveva rappresentato un requisito per il riconoscimento dell’invalidità. Anziché valorizzarlo, l’avevano escluso. Perspicace e bilingue, era diventato il “ritardato” della classe. Da qui la mia decisione, non apprezzata da alcune maestre e mamme che hanno organizzato l’ammutinamento». «Dopo un primo approccio mediante il linguaggio universale della musica, che ha visto mio figlio suonare in allegria con i nuovi compagni, quella mattina, la “festa dell’accoglienza” avrebbe dovuto sancire l’inserimento nella nuova classe. Invece erano tutti assenti e Francesco si è trovato smarrito in un’aula deserta», spiega. «Mosso dall’innocenza dei suoi 8 anni, ha pensato avessero tutti la febbre. Sentendosi fortunato per non essersela beccata anche lui, ha preparato un disegno da regalare al nuovo compagno di banco non appena fosse guarito. Inconsapevole del fatto che l’assenza di massa era una protesta contro di lui, presenza non gradita», ha dichiarato la mamma.


La chat di classe e lo scontro con la maestra di matematica

Mamma Marianna il giorno prima, durante l’incontro conoscitivo, ha avuto uno scontro con la maestra matematica che ha definito il bambino «disabile e fastidioso». Uno scontro che ha portato la dirigente scolastica a ridurre all’insegnate le ore in quella classe. «Inasprita – spiega la madre – tramite la rappresentante di classe, anch’essa docente, ha aizzato i genitori che, sulla chat di classe, hanno organizzato il piano. Ne ho avuto conferma da una mamma, la quale ha ammesso che in quella chat è partito l’accordo, seppur senza costrizioni. Mi sono sentita trafitta da cotanta cattiveria da parte di adulti che dovrebbero rappresentare l’esempio per i bambini». La famiglia del piccolo ha presentato un esposto alla Procura dei minorenni di Catanzaro per violenza psicologica aggravata ai danni di un minore. «Ho reso partecipe il Garante per l’Infanzia, Antonio Marziale, che ha avviato un’istruttoria», spiega Marianna. A parte gli insegnanti di italiano e immagine nessuna solidarietà. «Anche della dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, alla quale ho inviato una diffida, chiedendole l’accesso agli atti. A breve sarà convocata in procura. Procederò legalmente per difendere i diritti di mio figlio, di tutti i bambini che subiscono ingiustizie e le famiglie non hanno gli strumenti o il coraggio per ribellarsi», ha concluso.


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