Bollette e mercato libero elettricità e gas: cosa succede a gennaio, come scegliere il fornitore e cosa accade a chi non decide

Il passaggio dal tutelato. I prezzi e le condizioni contrattuali. I servizi Placet e a tutele graduali e i portali per i confronti

Sono quasi dieci milioni i clienti interessati alla fine del mercato tutelato dell’energia. Il primo gennaio 2024 terminerà quello del gas. Il primo aprile tocca all’elettricità. Il governo Meloni ha deciso di non prorogarlo nel decreto Energia e quindi entra in vigore la normativa della legge 124/2017. Che prevede appunto la fine dei servizi di tutela, cioè con le condizioni economiche previste da Arera, l’autorità dell’energia. E il progressivo passaggio al libero mercato, che nel tempo rimarrà l’unica modalità di fornitura. Intanto però ci sono dei periodi di tutela: nel gas chi non sceglie avrà un servizio a condizioni Placet. Per l’elettricità è prevista una modalità a tutele graduali. Ci sono delle esenzioni per i cosiddetti clienti vulnerabili.


Cosa cambia tra mercato libero e tutelato

Ovvero over 75, percettori di bonus, disabili e chi abita in strutture post calamità per il gas. Anche malati soggetti ad apparecchiature e abitanti di isole minori non interconnesse per l’elettricità. Ma cosa cambia dal mercato libero a quello tutelato? La definizione del prezzo in quest’ultimo spetta ad Arera. In quello libero sono i gestori a definire prezzi e condizioni contrattuali. Il riferimento base è il mercato energetico all’ingrosso, ma possono praticare sconti o strategie commerciali come il blocco dei prezzi per 12 o 24 mesi. Oltre a tariffe variabili a seconda dell’orario, premi fedeltà e così via. I clienti continuano ad avere una serie di tutele: i gestori non possono modificare il prezzo senza un preavviso di tre mesi, le bollette devono avere una serie di informazioni obbligatorie e in caso di distacco devono seguire le procedure della normativa.


Cosa succede se non si sceglie

Se il consumatore non sceglie a quale mercato vuole aderire nei termini previsti finisce nel servizio a tutele graduali. Il regime però dura al massimo tre anni e il gestore potrebbe cambiare in ogni caso. Nel gas il regime tariffario si diversifica. E potrebbe rincarare rispetto a oggi. Non è detto che ciò accada per tutti, visto che nel 2022 il mercato libero ha presentato valori inferiori rispetto a quello tutelato. Il Sole 24 Ore spiega che le offerte Placet per il gas sono a prezzo libero ma a condizioni equiparate di tutela. L’Arera fissa le condizioni contrattuali. Il venditore decide il prezzo e l’accordo si rinnova ogni dodici mesi. Il servizio a tutele graduali (Stg) per l’elettricità scatterà ad aprile 2024. Anche qui Arera deciderà le condizioni contrattuali. Le condizioni Stg corrispondono a quelle Placet.

Come si sceglie l’operatore

In qualsiasi momento è possibile scegliere l’operatore. Arera ha messo a disposizione il sito Ilportaleofferte.it che offre «un confronto semplice e affidabile tra le offerte luce e gas». Attualmente nella scelta i contratti variabili assicurano prezzi inferiori. Ma non è detto che ciò rimanga valido nel 2024. Per verificare la convenienza delle offerte bisogna utilizzare la bolletta, vedere quanto si paga per la componente energia al kilowattora per l’elettricità e al metro cubo per il gas. Quanto alle offerte che arriveranno via telefono o attraverso il porta a porta, bisogna effettuare lo stesso confronto. E tenere a mente che non ci sono obblighi di cambiare entro una data stabilita. Il sito sportelloperilconsumatore.it fornisce invece informazioni e risoluzioni di controversie nei cambi di fornitore. Invece consumienergia.it serve a vedere i dati di consumo della propria utenza.

La decisione

La decisione va presa in funzione della propria situazione familiare. Una famiglia numerosa, per esempio, potrebbe avere convenienza nello scegliere una tariffa monoraria. Un single potrebbe scegliere una tariffa bioraria. Così come una coppia che non vive in casa tutto il giorno. Alcuni fornitori proporranno anche tariffe per gas ed elettricità. Anche qui va verificata la convenienza di entrambe. Infine, l’attivazione è gratuita. E la procedura è pensata per non rimanere mai senza energia o gas.

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