Vento forte in Romagna, Marche e Liguria: alberi caduti, tetti divelti e strade chiuse – Il video

Sale il bilancio dei danni e dei disagi in diverse regioni del Centro Italia. L’allarme di Coldiretti: «Circa 50mila piante pericolanti nelle città»

Le forti raffiche di vento che dalla notte scorsa spirano sul centro Italia hanno causato danni e disagi provocati dalle centinaia di piante cadute a terra all’interno di terreni di proprietà privata ma anche sui viali e sulle strade travolgendo le auto. Nelle Marche sono oltre 170 gli interventi effettuati tra ieri e oggi dai vigili del fuoco, altre centinaia di richieste sono in coda per essere evase. Nell’Ascolano una gru si è inclinata e dovrà essere smontata per evitare che cada. In provincia di Ancona, le forze dell’ordine sono intervenuti all’una circa per un incendio di un fienile in contrada Bozzo a Castelleone di Suasa. Nella serata di ieri una grossa quercia è caduta lungo la Strada provinciale 25 a Cingoli che ha ostruito l’intera strada, coinvolta anche un’auto di passaggio ma nessuno è rimasto ferito. Per motivi di sicurezza, il sindaco di Senigallia ha chiuso parchi e giardini stamattina, mentre a Jesi il primo cittadino ha disposto la chiusura dei cimiteri. Nel Fermano, tra gli interventi, quello per le fiamme divampate a Falerone su un traliccio: il fuoco ha interessato il sezionatore a gas di linea Enel collegata ad un impianto fotovoltaico. In supporto alle squadre dei vigili del fuoco marchigiane è arrivato un modulo operativo dal Comando di Roma dislocato nel Pesarese. Il vento continua a soffiare su tutte le province marchigiane ma non sono segnalate, invece, precipitazioni rilevanti.


Centinaia di alberi caduti in Emilia-Romagna

Situazione simile in Emilia-Romagna dove sono circa 300 le richieste di intervento pervenute nella notte a causa del forte vento. Le segnalazioni dei cittadini riguardano soprattutto alberi o rami caduti a terra anche all’interno delle abitazioni, tettoie divelte e comignoli pericolanti. Le maggiori criticità – stando alle ultime informazioni delle forze dell’ordine – si sono registrati nelle province di Rimini e Forlì-Cesena. L’Arpae e la Protezione Civile regionale avevano disposto una allerta di colore arancione per il forte vento su diverse aree della Regione e una rossa, per la giornata di oggi, per il rischio di frane, ruscellamenti e piene dei fiumi nella pianura reggiana e parmense. A causa delle raffiche di vento che soffiano sul Riminese sarebbero rimasti danneggiati, sempre a quanto si è appreso, dei tralicci della corrente elettrica e disagi sarebbero stati registrati per le impalcature in alcuni cantieri. Preoccupa inoltre, stando alle parole del sindaco di Rocca San Casciano Pierluigi Lotti, il livello del fiume Montone: «La piena del fiume – spiega il primo cittadino – è sotto controllo ma l’acqua scorre verso valle ovvero verso le città». A San Marino, inoltre, il tendone di un circo sarebbe collassato su stesso per il vento e i titolari sarebbero rimasti lievemente feriti durante il crollo. 


In Liguria raffiche di vento fino a 143 km/h

I venti forti con raffiche oltre i 90-100 chilometri all’ora hanno interessato anche la regione Liguria. La raffica massima di 143 chilometri all’ora è stata registrata dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure a Tanadorso in provincia di Genova. I vigili del fuoco, come per le regioni Marche ed Emilia-Romagna, sono intervenuti dopo le segnalazioni di alberi caduti sulle strade, smottamenti e frane. Il mare in Liguria è inoltre agitato con mareggiate sulle coste esposte, l’onda più significativa di 3.4 metri è stata registrata dalla boa della Spezia. A causa dei detriti portati dalle onde sono state chiuse al traffico diverse strade a Sestri Levante. 

Allagamenti in Toscana

«A Marina di Pisa, dove ci sono mareggiate e raffiche a 112km/h, l’acqua del mare è entrata nelle strade provocando allagamenti. Interventi in corso per alcuni alberi caduti per il forte vento»: lo ha reso noto il governatore toscano Eugenio Giani. Sul posto al lavoro vigili del fuoco e Protezione civile anche per fronteggiare cadute di rami pericolanti e tegole dai tetti. Il vento che «sferza la Toscana» ha inoltre provocato – sottolinea Giani – forti mareggiate sulla costa con onde sopra i 3 metri. Cancellati alcuni traghetti con le isole. Neve in Val di Luce e sui crinali dell’Appennino. Prestiamo attenzione».

L’allarme di Coldiretti: «Circa 50mila alberi pericolanti nelle città»

Si contano circa 50mila alberi pericolanti nelle città. Lo fa sapere Coldiretti nel report 2023 sugli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere tronchi, tagliare rami o mettere in sicurezza piante a rischio caduta nelle città. «Il cambiamento climatico si abbatte su una gestione del verde pubblico urbano non sempre in grado – denuncia la Coldiretti – di garantire il benessere delle piante e la sicurezza dei cittadini. Le piante sferzate dal vento – evidenza – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Ma la tropicalizzazione del clima ha favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che – continua la Coldiretti – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi».

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