Perché il governo Meloni ha deciso di aumentare gli stipendi a forze dell’ordine e vigili del fuoco (a dispetto dei medici e sanitari)

L’emendamento è contenuto nella manovra finanziaria, firmato dal governo e appena depositato in Commissione Bilancio al Senato. C’è un motivo: e parte tutto dalle pensioni

Più soldi in busta paga, circa 194 euro lordi mensili ma anche, a differenza di quanto avvenuto per medici e infermieri, pensioni migliori. Oltre all’arrivo di polizze sanitarie per coprire le spese di salute del personale delle Forze dell’ordine. L’emendamento che migliorerà il contratto per polizia, carabinieri e vigili del fuoco è nella manovra finanziaria, firmato dal governo e appena depositato in Commissione Bilancio al Senato. Sul piatto, riporta oggi il Messaggero, Palazzo Chigi mette altri 105 milioni di euro che si aggiungono al miliardo e mezzo già stanziato per gli aumenti contrattuali nel settore pubblico. Potrebbe esser la volta buona, sottolinea il quotidiano, in cui Guardia di Finanza e alle Forze Armate vedranno riconosciute le ore di straordinario. Cosa che già avviene per la Polizia di Stato. Altri 38,3 milioni verranno stanziati per essere destinati alla stipula «di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare».


Perché forze dell’ordine sì e medici no

I più si chiederanno perché vigili del fuoco e forze dell’ordine avranno un trattamento “migliore” rispetto ai medici italiani. Il motivo lo riporta sempre Il Messaggero: i dipendenti del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico, vanno in pensione prima, a 60-62 anni. Quindi nella loro carriera riescono a versare meno contributi previdenziali. E in un sistema che ormai va verso il calcolo contributivo dell’assegno, rischiano di ricevere meno rispetto agli altri dipendenti pubblici e, dunque, pensioni più basse. Per questo, spiega l’emendamento sarà aumentato «il coefficiente di trasformazione del montante contributivo». 


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