No! Questo video non mostra la devastazione di una Chiesa a Milano

Il video circola dal 2019 e venne usato per sostenere che i colpevoli fossero immigrati extracomunitari

Circola un video che mostra due uomini ammanettati all’esterno di una chiesa devastata. Nelle condivisioni leggiamo la seguente narrazione: «Chiesa di Santa Maria degli Ungheresi a Milano, perché i media mainstream tacciono?». Le informazioni fornite sono fuorvianti. Il video risale al 2019 e mostra la cappella dell’Istituto Lugaresi di Cesena danneggiata da due uomini rumeni ubriachi.

Per chi ha fretta

  • Il video risale al 2019 e non riguarda una Chiesa di Milano, ma una di Cesena.
  • I danni risultano provocati da due uomini ubriachi che non risultano extracomunitari, come sosteneva una bufala del 2019.
  • Si trattava di due rumeni che facevano parte della comunità rumena della zona che in quella stessa chiesa aveva appena celebrato la Pasqua ortodossa.
  • Marco Censi, direttore dell’Istituto dei Lugaresi, confermò i fatti smentendo la falsa narrazione del 2019.

Analisi

Ecco il post di esempio (con oltre 21 mila condivisioni e 1662 commenti) dove viene diffusa la narrazione attribuita al video:

Chiesa si Santa Maria degli Ungheresi a Milano perché TG e giornali non ne parlano?

Non è successo a Milano

Le immagini mostrano, in realtà, la cappella dell’Istituto Lugaresi di Cesena devastata nel 2019 da due rumeni ubriachi, membri della comunità locale, durante la celebrazione della Pasqua ortodossa.

Il video circolava già nel 2019 sostenendo che i due uomini fossero immigrati extracomunitari. Al contrario, erano membri della comunità rumena locale, come confermato da Marco Censi, direttore dell’Istituto dei Lugaresi. Questi individui, ubriachi dopo i festeggiamenti pasquali, avevano causato i danni nell’edificio religioso.

Conclusioni

Difficilmente i TG ne parlino a fine 2023 visto che si tratta di un episodio del 2019. I fatti riguardanti la chiesa danneggiata sono stati fraintesi e rappresentati in modo fuorviante sui social già all’epoca, attribuendo l’opera della devastazione a degli immigrati extracomunitari.

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