L’annuncio di Mark Zuckerberg: Threads, il social network fa il suo debutto in Europa

Dopo il lancio mondiale a luglio, l’app di messaggistica che sfida X/Twitter arriva anche in Italia

Mark Zuckerberg ha ufficialmente annunciato il lancio di Threads in Europa, un’applicazione di messaggistica sviluppata dal team di Instagram, progettata per facilitare la condivisione di messaggi di testo e la partecipazione a conversazioni online pubbliche. Da quando è stato lanciato a luglio, Threads ha subito notevoli miglioramenti, inclusi aggiornamenti come un’esperienza web, un feed “Seguiti”, la possibilità di modificare i post e di effettuare ricerche per parole chiave, fornendo agli utenti una piattaforma più dinamica e interattiva. Gli utenti europei avranno la libertà di scegliere se creare un profilo Threads collegato al proprio account Instagram o utilizzare l’app senza uno specifico profilo. Coloro che optano per la seconda opzione potranno accedere ai contenuti su Threads, cercare profili, condividere contenuti tramite link o dalla piattaforma e segnalare contenuti, ma non potranno interagire direttamente con essi. L’opzione “view only” riguarderà solo gli utenti europei, mentre rimane esclusa per USA e Regno Unito.


Il debutto di Threads in Europa segue una lunga attesa dopo il suo lancio estivo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove inizialmente ha registrato l’adesione di oltre 100 milioni di utenti, ma ha poi subito una significativa diminuzione. L’applicazione, concepita per offrire una piattaforma basata su conversazioni testuali, mira a colmare uno spazio nel settore social, prendendo ispirazione da altri servizi e puntando ad attrarre coloro che cercano un’alternativa a piattaforme come Twitter. Il percorso di Threads verso l’Europa è stato inizialmente rallentato dalle restrizioni del Digital Markets Act, sebbene oggi sembri esserci una svolta in questo senso. Al momento, non sono stati divulgati dettagli sulle eventuali modifiche apportate all’esperienza degli utenti europei per adeguarsi alle normative sulla sicurezza.


«Abbiamo sempre voluto lanciare Threads nell’UE, ma quando abbiamo deciso di lanciare la piattaforma a luglio, c’era una significativa mancanza di chiarezza sull’evoluzione della regolamentazione in Europa riguardo una serie di questioni» dichiara Meta. «La nostra priorità è garantire che i nostri prodotti e servizi siano conformi alle leggi della regione in cui operano. È stato importante per noi prenderci il tempo necessario per comprendere il panorama normativo e investire in conversazioni con le autorità di regolamentazione dell’UE. Ora siamo pronti a portare Threads in Europa e riteniamo che sia conforme alle normative vigenti. Continueremo a dialogare con le autorità di regolamentazione man mano che il panorama normativo si evolverà».

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