Bari, ha un infarto mentre chiacchiera col suocero: salvato dal gilet-defibrillatore

Il dispositivo gli ha permesso di riprendersi presto: quando è stato trasportato al policlinico, il 49enne era cosciente

Un defibrillatore indossabile avrebbe salvato la vita a un 49enne del quartiere barese di Carbonara, Vito Sifanno: la sua storia è raccontata da Repubblica, che spiega come il dispositivo medico ha rilevato l’improvviso arresto cardiaco. Ed ha immediatamente rilasciato una scarica elettrica che ha permesso al cuore dell’uomo di riprendere a battere, e a chi era con lui di chiamare il 118. Brevi angosciosi attimi avvenuti mentre Sifanno si trovava in piazza a chiacchierare con suo suocero: all’improvviso, il malore e poi lo svenimento. Il dispositivo gli ha però permesso di riprendersi presto: quando è stato trasportato al Policlinico, il 49enne era cosciente. Il paziente è stato poi sottoposto a un intervento chirurgico per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo che continua a proteggerlo, dal momento che soffre di frequenze cardiache pericolose. Adesso starebbe bene, sarebbe addirittura tornato a lavoro.


Come funziona il gilet salvavita

Il dottor Carlo D’Agostino, direttore dell’unità operativa di cardiologia ospedaliera, ha spiegato che chi indossa questo dispositivo «dispone di un vero e proprio salvavita che entra in azione in caso di aritmia ventricolare. Inoltre permette a noi cardiologi di monitorare costantemente a distanza il paziente rilevando, oltre al battito cardiaco, anche diverse funzioni come l’attività fisica quotidiana e le ore di riposo che ci possono aiutare a verificare da remoto se l’attività cardiaca rimane costante o se ci sono deterioramenti che richiedono l’impianto del defibrillatore definitivo sottocutaneo. E questa sicurezza consente di migliorare molto la qualità della vita nei pazienti».


Gli usi

Nell’ultimo anno, i pazienti della cardiologia del Policlinico di Bari che utilizzano il defibrillatore indossabile sono stati più di 30, 120 in tutta la Puglia. Si tratta di una sorta di gilet di tessuto, da indossare sempre sotto i vestiti. Dispone di quattro elettrodi: servono per monitorare l’attività cardiaca. Ad essi si aggiungono tre piastre di defibrillazione, un monitor e un caricabatteria che funge anche da trasmettitore. La sua attivazione in caso di emergenza è progressiva: in caso di rilevazione anomala, la prima cosa che fa l’apparecchio è avvisare il paziente con un allarme a vibrazione. Dunque attiva una sirena che aumenta di intensità man mano che si sviluppa l’aritmia. Poi rilascia alcune istruzioni per chi lo indossa e per i presenti, e infine procede con la scarica.

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