Da Topolino a Charlie Chaplin, ecco le opere che dal 1° gennaio 2024 saranno libere dal copyright

La prima versione del celebre personaggio della Disney perderà i diritti d’autore, ma il colosso americano continuerà a controllare le versioni successive e più note

Dal 1° gennaio 2024, la Walt Disney perderà i diritti di copyright sulla prima versione di Topolino e Minnie, due dei personaggi più iconici del colosso americano dell’intrattenimento. Il motivo è che sono passati 96 anni da quando Mickey e Minnie Mouse – questi i loro nomi originali – fecero la loro prima comparsa in un film, Steamboat Willie, nel 1928. La legge americana prevede infatti che il diritto d’autore sulle opere risalenti a dopo il 1923 possa essere protetto solo per un certo periodo di tempo. Fino al secolo scorso, il termine previsto era di 75 anni. E fu proprio la Disney, insieme ad altri colossi del settore, a battersi per ottenere una proroga. Tanto che il provvedimento entrato in vigore nel 1998 – il Copyright Term Extension Act – fu ribattezzato dai media americani Mickey Mouse Protection Act.


Come funziona la fine dei diritti d’autore

In realtà, dal 2024 Topolino non diventerà effettivamente di dominio pubblico. La scadenza dei diritti d’autore riguarda infatti soltanto la prima versione, con la Disney che continuerà a mantenere il controllo sulle edizioni successive e più conosciute. Chi vorrà usare Mickey Mouse dovrà infatti riprodurre il personaggio in bianco e nero, così come è stato disegnato nel 1928 da Walt Disney e Ub Iwerks. Ci sarà inoltre da stare attenti a non utilizzare alcuni dettagli aggiunti in seguito dall’azienda americana, a partire dal celebre abbigliamento con pantaloncini rossi, guanti bianchi e scarpe gialle. L’uso di uno o più di questi elementi continuerà a essere vietato. Tra gli esperti di diritto d’autore resta però grande entusiasmo: Jennifer Jenkins, direttrice del Duke Center for the study of the public domain, sostiene che la fine dei diritti sul primo Topolino è «una pietra miliare storica». Nei decenni scorsi, Disney si è sempre distinta come una delle aziende più intransigenti sul tema del copyright, rendendosi protagonista di numerose battaglie legali nel tentativo di mantenere il controllo esclusivo su tutti i suoi personaggi e prodotti.


Le altre opere in scadenza

Il primo Topolino non è l’unico personaggio i cui diritti andranno in scadenza dal 1° gennaio 2024. Tra le altre opere più famose su cui non ci saranno più diritti d’autore ci sono anche l’«Opera da tre soldi» di Bertolt Brecht, l’«Amante di Lady Chatterley» di David Herbert Lawrence, alcuni racconti di Winnie the Pooh, «Niente di nuovo sul fronte occidentale» di Erich Maria Remarque, i film «Il Circo» di Charlie Chaplin e «Il Cameraman» di Buster Keaton, e alcune musiche di «I wanna be loved by you», la canzone che Marilyn Monroe rese celebre in «A qualcuno piace caldo».

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