Incentivi auto, l’annuncio del ministro Urso: «Un miliardo di euro in vetture per le famiglie a basso reddito. Il 2024? Sarà l’anno di svolta»

«L’obiettivo è la rottamazione delle auto più inquinanti, le euro 0, 1, 2, 3,». E il bonus riguarderà l’acquisto di automobili prodotte in Italia

«Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi, sostenibile sul piano ambientale, sociale e produttivo, con quasi un miliardo di euro nel 2024. Uno dei nostri obiettivi è la rottamazione delle auto più inquinanti, le euro 0, 1, 2, 3, con risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani, per aumentare la produzione nazionale». È l’annuncio del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un’intervista a Il Messaggero in cui parla del tavolo sull’automotive e delle azioni concrete per aumentare la produzione di autovetture. «Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che ne vengano prodotte in Italia almeno un milione», spiega a colloquio con Umberto Mancini. «Puntiamo – aggiunge – a realizzare in Italia produzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili: tra legge di bilancio e revisione del Pnrr possiamo contare su una dotazione di 3,5 miliardi per i contratti di sviluppo».


Cosa aspettarsi per il 2024

Non solo. Il ministro illustra come ci siano altre iniziative del governo all’orizzonte. «Nel prossimo anno realizzeremo tre leggi quadro sull’industria del futuro: la prima sulle tecnologie di frontiera, come intelligenza artificiale, metaverso, meccanica quantistica, la seconda sulla Space economy per fare dell’Italia un grande attore nelle politiche spaziali che a livello globale sono tornate a porsi obiettivi sfidanti come il ritorno sulla Luna e l’esplorazione di Marte, e la terza sulla Blue economy, per riaffermare il nostro primato nelle risorse marine, anche subacquee», spiega Urso. E sull’Ilva, prosegue, «siamo determinati a fare di Taranto il più grande polo europeo anche nella siderurgia green». Secondo le sue prospettive, il 2024 sarà «un anno di svolta» dove l’inflazione «si ridurrà e con essa anche il tasso di interesse bancario», facilitando quindi «il rilancio di consumi e investimenti».


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