La domanda sul caso del parlamentare di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo dalla cui pistola, nel corso di una festa di capodanno, è partito un colpo che ha ferito uno dei presenti alla festa, arriva quando la conferenza stampa di confronto annuale organizzata dall’Ordine è in corso da un’ora e mezza. E la premier, Giorgia Meloni, la liquida in pochi minuti a riprova, che, come anticipato da Open, la decisione è stata presa perlomeno ieri: «Il parlamentare ha il porto d’armi e deteneva legalmente quindi l’arma di cui si parla ed è anche comprensibile che l’avesse con se. Quello che non è normale è che l’arma non fosse correttamente custodita, chi ha un’arma ha la responsabilità di tenerla correttamente e questo non è accaduto. Per questo motivo, nell’attesa che la vicenda si chiarisca, ho chiesto a Fratelli d’Italia di attivare il collegio dei probi viri e che, nel frattempo, il deputato sia sospeso dal partito», ha detto Meloni. Che poi ha proseguito sul tema della classe dirigente di Fratelli d’Italia, come aveva chiesto il giornalista di Fanpage: «Non credo ci sia un problema di classe dirigente di Fratelli d’Italia. Sulla classe dirigente del mio partito, c’è sempre qualcuno che non ti aspettavi e fa errori o cose sbagliate. Però non son disposta a fare questa vita se persone intorno a me non sentono la responsabilità. Non sempre accade ma per la responsabilità che abbiamo, e io vivo quella responsabilità, su questo intendo essere rigida».
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