Sparo di Capodanno, il 31enne ferito denuncia Emanuele Pozzolo. Ora la Procura può indagarlo per lesioni

Luca Campana ha presentato querela a quattro giorni dall’incidente al veglione di Rosazza. E agli inquirenti ha ribadito: «Mai preso in mano quella pistola»

Ha presentato formalmente querela Luca Campana, il 31enne che la notte di Capodanno è rimasto ferito da un proiettile partito dalla pistola del parlamentare Emanuele Pozzolo al termine di una festa a Rosazza, in provincia di Biella. A quattro giorni dal drammatico incidente, costatogli una ferita alla coscia sinistra, un grande spavento e almeno 10 giorni di prognosi, Campana è potuto uscire dall’ospedale dove si trova ricoverato per presentare la denuncia negli uffici della procura, in qualità di persona offesa, accompagno dall’avvocato Marco Romanello. Ascoltato dagli inquirenti, il giovane elettricista ha ricostruito quanto accaduto tra l’una e le due della prima notte dell’anno, negando nuovamente tra l’altro seccamente di avere maneggiato la pistola dell’onorevole, men che meno di aver fatto partire lo sparo da cui è rimasto ferito. Ai magistrati Campana ha ribadito invece che era in piedi nella sala del veglione quando ha sentito lo sparo, ha sentito il dolore e si è poi accasciato a terra, ignaro di quanto fosse esattamente accaduto. Ora la procura di Biella potrebbe procedere contro Pozzolo con l’ipotesi del reato di lesioni. Questo si aggiungerebbe al fascicolo già aperto per esplosioni pericolose e omessa custodia dell’arma, regolarmente detenuta, da cui è partito lo sparo. Al deputato di FdI potrebbe anche presto essere revocato il porto d’armi. Questa mattina intanto Pozzolo è stato ufficialmente «scomunicato» dalla premier Giorgia Meloni, che nel corso della conferenza stampa di inizio anno (dopo il doppio rinvio da fine dicembre) ha chiesto al suo partito di sospendere il deputato, in attesa di un esame più accurato della vicenda da parte del collegio dei probiviri di FdI.


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