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Emergenza migranti a New York, ora il sindaco chiede i danni alle società di bus: «Ne hanno scaricati qui 30mila dal Texas» – Il video

05 Gennaio 2024 - 11:50 Diego Messini
L'amministrazione della Grande Mela vuole oltre 700 milioni di dollari per le spese impreviste di assistenza. Ma il vero obiettivo dell'offensiva è il governatore Greg Abbott

Oltre 700 milioni di dollari. È l’importo monstre dei danni che la città di New York chiede a 17 società di trasporti americane, accusate di aver trasportato dal Texas verso la Grande Mela oltre 30mila migranti, scaricandone la gestione sull’amministrazione locale. La causa è stata presentata ieri alla Corte suprema statale di Manhattan. Ma se a farne le spese sono formalmente le compagnie di autobus – tra cui la Buckeye Coach e la Classic Elegance Coaches – il vero obiettivo politico dell’iniziativa sembra essere il governatore del Texas Greg Abbott, accusato di aver manovrato per spingere le migliaia di migranti verso New York. Il sindaco Eric Adams, nell’annunciare la mossa legale, lo ha accusato direttamente di aver orchestrato il piano «nel tentativo di travolgere il nostro sistema di servizi sociali»: il suo continuo utilizzo dei migranti come «pedine politiche» non è solo «caotico e disumano» ma dimostra che Abbott «mette la politica davanti alle persone», ha accusato Adams. Circa 700 milioni di dollari sarebbe dunque il conto presentato dall’amministrazione comunale per rivalersi sulle compagnie accusate di implementare il piano delle spese sostenute per l’accoglienza e l’assistenza delle decine di migliaia di migranti «imprevisti». Abbott, dal canto suo, respinge le accuse al mittente, parlando di una causa «infondata». «È chiaro che il sindaco Adams non sa nulla della clausola commerciale della Costituzione americana, o del diritto costituzionale a viaggiare riconosciuto dalla Corte Suprema». Il governatore del Texas ribalta anzi la frittata, sostenendo che tutti i migranti che hanno raggiunto la Grande Mela via bus o aereo «l’hanno fatto volontariamente, autorizzati dall’amministrazione Biden a rimanere negli Stati Uniti». Iniziato due anni fa esatti, il mandato di sindaco di Eric Adams è stato tormentato dal dossier immigrazione, ricorda il New York Times: sarebbero oltre 160mila i migranti giunti nel periodo in città, un fardello pesante per l’amministrazione considerato che un decreto comunale vecchio di decenni la obbliga a fornire riparo e assistenza a chiunque la richieda. Adams ha detto che il costo di tale sostegno nei prossimi tre anni potrebbe arrivare a 12 miliardi di dollari, e ha avvertito che una prova del genere sulle finanze pubbliche, oltre che sul tessuto sociale cittadino, rischia di «distruggere New York». Ora la battaglia si sposta in tribunale.

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