Da «Rizz» a «Almond mom», ecco i termini da conoscere per non fare i boomer

«Slay»

Letteralmente, questo verbo indica l’atto di uccidere brutalmente qualcuno. Ma nello slang dei social viene utilizzato per descrivere un lavoro fatto eccezionalmente bene, qualcosa che ha impressionato più che favorevolmente lo spettatore. Che nesso c’è tra le due cose? Risiede nell’inglese «killing it», «uccidere», usato per commentare la perfetta riuscita di qualcosa, che sia un abbinamento di vestiti per uscire a cena fuori o un disegno rifinito nei minimi dettagli. Da qui, «slay», che ha una connotazione più glamour e legata al mondo Lgbtq+. Questo è dovuto al fatto che, prima di diffondersi via social, iniziò a essere usato come grido di incoraggiamento nella Ballroom scene (sottocultura legata al ballo e ai costumi nata a New York negli anni Settanta).