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Scatta la liquidazione giudiziale di Ki Group, nuove grane per Daniela Santanché: lo scenario di una nuova indagine

09 Gennaio 2024 - 18:37 Redazione
Secondo i giudici il piano di risanamento non è più accettabile dopo che è entrata in crisi anche Bioera, che controllava Ki Group

Si apre la liquidazione giudiziale per la Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio food in cui la ministra Daniela Santanché era stata nel board e aveva avuto alcune quote, poi cedute. I giudici del tribunale fallimentare di Milano hanno accolto la richiesta della procura, mentre i legali della società avevano chiesto l’ammissione al concordato semplificato. Secondo i giudici, la proposta e il piano di risanamento, essendo «fondati integralmente ed in modo unidirezionale sull’offerta irrevocabile di acquisto degli assets da parte di Bioera (previo investimento nella società terza Verde&Bio), sono divenuti manifestamente irrealizzabili», dopo che la stessa Bioera era entrata in composizione negoziata rendendo così probabile la crisi. La sentenza è stata depositata oggi 9 gennaio, dopo l’udienza del 18 dicembre scorso, quando il procuratore aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, che hanno anche indagato sugli altri casi delle ex società di Santanché tra cui Visibilia, avevano ribadito la richiesta di liquidazione giudiziale per Ki Group srl. I legali della società puntavano invece al salvataggio con la richiesta di un concordato semplificato. Avevano intanto rinunciato alla richiesta di liquidazione 11 persone, tra dipendenti e agenti di commercio, dopo che si erano visti pagare, chi integralmente, chi con acconto di stipendio e Tfr.

Il rischio di un’indagine per bancarotta

La sentenza rischia di aprire nuovi fronti giudiziari con una possibile inchiesta per bancarotta a carico di amministratori ed ex della Ki Group, tra cui anche Santanché. La ministra era stata presidente di Bioera, che controllava Ki Group, fino al febbraio 2022 (era nel cda dal 2012). Nell’organigramma di Bioera figurava come «responsabile delle relazioni con gli investitori» Canio Mazzaro, ex compagno della ministra al Turismo.

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