Pozzolo insiste: «Non ho sparato io». Le dimissioni in Comune: lascia l’incarico

Era collaboratore volontario del sindaco di Vercelli. Ai cronisti ribadisce: «Parlo solo con i magistrati»

La versione di Emanuele Pozzolo non cambia. A dieci giorni dallo sparo in cui è rimasto ferito Luca Campana durante la festa di Capodanno nella sede Proloco di Rosazza, nel Biellese, il deputato sospeso dal gruppo di Fratelli d’Italia ribadisce la sua posizione. «Non sono stato io a sparare», spiega all’uscita dalla sede di partito di Vercelli, dopo un incontro informale di circa mezz’ora con il coordinatore cittadino di FdI Alberto Cortopassi, «non ho mai detto una parola su chi ha sparato quella sera, fin dal primo giorno ho detto che avrei parlato davanti ai magistrati». La Procura deve ricostruire gli attimi immediatamente precedenti allo sparo che è partito dalla sua North American arms LR22. Nessuno dei testimoni lo avrebbe visto premere il grilletto, ma diversi presenti sostengono che fosse proprio Pozzolo a tenere l’arma in mano appena prima che il colpo partisse dal mini-revolver. Nei giorni scorsi, il Partito democratico locale di Vercelli aveva chiesto al sindaco Andrea Corsaro di interrompere eventuali rapporti di collaborazione del parlamentare con l’amministrazione comunale ancora in essere. Lunedì Pozzolo ha compilato e protocollato la lettera di dimissioni, e questa mattina il sindaco ne ha preso atto con decreto. Pozzolo, ex assessore alle politiche giovanili di Corsaro, aveva mantenuto un incarico di collaboratore volontario esterno del sindaco di Vercelli per le deleghe al Decoro urbano, valorizzazione dell’ambiente e del verde.


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