L’ex popstar Yu Yu e la lotta all’anoressia: «Pesavo 36 chili, ma adesso torno a cantare»

Oggi lavora a Ibiza nel turismo. E ha inciso un nuovo brano

Giuditta Guizzetti, in arte Yu Yu, è nata a Parigi nel 1976 da madre francese e padre bergamasco. Nel 2002 a Milano ha lasciato il suo lavoro di hostess per entrare nel mondo della musica con Mon Petit Garçon, lanciata da Pippo Landro. Poi è scomparsa. Oggi racconta all’edizione milanese del Corriere della Sera cosa è successo e la sua nuova vita: «Ho appena inciso un pezzo nello studio di registrazione di Milano dove è nato il disco del 2002. Siamo ancora al lavoro. Potrà avere successo o no. Sono solo contenta di avere recuperato una cosa che amo». Oggi lavora a Ibiza nel campo del turismo. E ha scritto un altro pezzo con Landro, in francese. Come Bonjour bonjour, altro suo successo. Invece un suo insuccesso portò la EMI a mollarla: «Anche “colpa” mia, tra virgolette. Nel 2005 iniziavo a non stare bene. Di colpo non valevo più. Passavo il tempo a non mangiare senza farmi vedere dagli altri. “Io ci sono anche se sto sparendo”. Era un grido disperato».


I disturbi alimentari

A quel punto è diventata cameriera a Bergamo: «Pesavo 36 chili per 1,72 di altezza. Ho toccato il fondo quando ho tentato il suicidio. È andata così: alla finestra vedo due amici e li saluto. Poi decido che non ho più voglia di rivedere nessuno. Prendo tutto ciò che ho in casa per dormire, bevo alcolici. Mia madre, Marie, ha avuto un presentimento: sono arrivati i pompieri per tirarmi fuori. Ho capito che dovevo farmi aiutare. Sono entrata nel Centro per i disturbi alimentari di Todi, restando 4 mesi: l’indicazione era di Maurizio Costanzo». Il presentatore è stato cruciale per l’accettazione della sua anoressia: «Mi ha presentato la dottoressa Laura Dalla Ragione, che ringrazio ogni santo giorno». A quel punto un altro caro amico, Elio Fiorucci, l’ha aiutata: «Mi ha detto: “Vai a trovare questo mio conoscente a Ibiza, vive nella natura, ti farà bene”. Sono restata. Ora sto bene anche se quando mi voglio difendere, se sono stressata o arrabbiata, il primo scatto è non mangiare. Poi esce la tigre: in quella condizione non tornerò più».


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