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Mar Rosso, nave Usa colpita da un missile. Gli Houthi: «Lo Yemen sarà il cimitero degli americani». Vertice a Palazzo Chigi sulla crisi

15 Gennaio 2024 - 17:45 Redazione
Dopo le tensioni sulle rotte il Qatar sospende le spedizioni di gas dal Canale di Suez: si temono ripercussioni per l'import in Europa

Un mercantile di proprietà degli Stati Uniti è stato colpito da un missile al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito Ambrey, una compagnia britannica specializzata in rischi marittimi. Si tratta della Eagle Gibraltar, una nave portarinfuse battente bandiera delle Isole Marshall. L’imbarcazione è di proprietà di Eagle Bulk, una società con sede nel Connecticut e quotata alla Borsa di New York. L’attacco è stato confermato dal comando centrale americano, che punta il dito contro gli Houthi, il gruppo di ribelli sciiti dello Yemen che da settimane attacca le navi commerciali che transitano per il Canale di Suez. Stando alle informazioni diffuse dal comando centrale americano, il vascello non ha riportato feriti o danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio. Due ore prima dell’attacco che ha colpito la Gibraltar Eagle, le forze statunitensi avevano intercettato un missile balistico lanciato verso le rotte commerciali del Mar Rosso meridionale. Intanto, nel pomeriggio di oggi 15 gennaio, è stata udita un’esplosione vicino all’aeroporto di Hodeidah, una città dello Yemen che affaccia sul Mar Rosso.

Le minacce degli Houthi e il vertice a Palazzo Chigi

Questa mattina, gli Houthi sono tornati a minacciare l’Occidente in seguito ai raid di Usa e Regno Unito. «Diciamo agli americani che le vostre azioni contro lo Yemen saranno sconfitte e che vi affronteremo con tutta la nostra forza. Dopo questa aggressione, lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani e questi lasceranno la regione umiliati», ha attaccato uno dei leader ribelli, Ali al-Qahoum, in un’intervista all’agenzia iraniana Irna. L’asse angloamericano però non cede, con il premier britannico Rushi Sunak che oggi si è rivolto così agli Houthi: «Devono riconoscere la condanna internazionale per ciò che stanno facendo e desistere. Il Regno Unito non esiterà ad agire ancora». Per valutare le ricadute di una situazione che si fa sempre più delicata si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Chigi un vertice cui hanno partecipato i ministri degli Esteri Antonio Tajani e della Difesa Guido Crosetto insieme col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: anche in vista, si fa sapere dal governo, delle prossime riunioni internazionali sul tema, a partire dal Consiglio Ue del prossimo 22 gennaio, quando verrà discussa la formazione di una forza navale europea dedicata alla protezione delle navi mercantili nell’area del Mar Rosso.

Stop alle spedizioni di gas dal Qatar

L’escalation militare nel Mar Rosso ha intanto spinto il Qatar a sospendere l’invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. Almeno cinque navi Gnl gestite da Doha, riferisce Bloomberg, sono ferme da venerdì scorso. Il Qatar è il secondo fornitore di Gnl in Europa e una pausa prolungata nelle forniture potrebbe portare a un nuovo aumento dei prezzi sui mercati.

Foto di copertina: EPA/Yahya Arhab | Una marcia a Sana’a, in Yemen, per ricordare i militari Houthi morti nei raid angloamericani (14 gennaio 2024)

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